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Studio sui porti: cluster marittimo è il 2,6 del Pil.
I dati presentati ieri a Roma, insieme a Assoporti, Federagenti e Fedespedi.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Studio sui porti: cluster marittimo è il 2,6 del Pil.

19 Giugno 2013

Lo studio della Ambrosetti House sul rilancio della portualità italiana è stato illustrato ieri a Roma, insieme a Luigi Merlo, presidente di Assoporti, Michele Pappalardo, presidente di Federagenti, e Piero Lazzeri, presidente di Fedespedi.

Dai dati dello studio emerge il ruolo strategico dei porti italiani: il cluster marittimo rappresenta, infatti, il 2,6% del Pil, pari a quasi 40 miliardi di Euro.

Gli occupati diretti impiegati complessivamente sono 213.000: per ogni 100 nuovi impiegati dal settore logistico-portuale vengono attivate 173 nuove unità di lavoro nell’economia, e per ogni 100 euro di nuovi investimenti o di domanda aggiuntiva di nuovi servizi, vengono generati 237 euro di ricchezza complessiva per il Paese.

Il 55% delle merci esportate Extra-Ue e il 30% del totale delle esportazioni italiane mondiali passa per i porti italiani.
È emersa la necessità di un intervento legislativo (manca ancora un Piano Strategico Nazionale della Portualità) per adeguare la governance della portualità alle best practice internazionali.





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