Trasporti Nazionali e Internazionali
10 Giugno 2013
Premessa
Il 22 aprile 2013 è stato emanato il nuovo Atto di indirizzo da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Gli Atti di indirizzo, redatti annualmente dal Ministero per l’anno successivo, contengono l’indicazione delle principali aree che necessitano di un intervento nell’anno preso in esame.
L’ “Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche da realizzarsi nel 2014”, si legge nel documento, individua tali priorità e gli obiettivi che si intendono porre in essere attraverso l’azione pubblica, in raccordo con l’allocazione delle risorse finanziarie necessarie per la loro realizzazione.
Entro il 2013, nel quadro della programmazione economica nazionale e in accordo con gli impegni assunti con le Autorità Europee, deve essere raggiunto l’obiettivo di risanamento dei bilanci.
Una volta pareggiati i conti dovrebbe seguire una fase focalizzata sullo sviluppo e la crescita.
Una serie di riforme strutturali serviranno a promuovere la crescita e ad ovviare a quelli che vengono definiti “due grandi ostacoli”: l’inadeguatezza delle infrastrutture e l’insufficiente concorrenza dei mercati.
Vediamo, in particolare, cosa determina il ritardo infrastrutturale italiano e quali sono le priorità politiche evidenziate dal Ministero e le relative aree di intervento; il testo integrale è consultabile liberamente a questo indirizzo.
Il ritardo infrastrutturale italiano
Il costo delle attività di trasporto, i costi della logistica ed il prezzo finale dei beni sono aumentati sensibilmente a causa del ritardo nell’ammodernamento delle reti plurimodali di trasporto – stradali, ferroviarie e di navigazione interna – soprattutto nei nodi strategici essenziali – le grandi città, i porti, gli aeroporti e i valichi alpini – e nei collegamenti tra archi e nodi.
Cosa frena lo sviluppo infrastrutturale?
Nel testo del Ministero vengono individuate tre principali cause.
Innanzitutto la progressiva riduzione delle risorse pubbliche – conseguenza della crisi della finanza pubblica italiana.
A questa si aggiunge la “pesantezza” dei procedimenti di “programmazione, progettazione, autorizzazione, realizzazione, contenzioso ed erogazione dei fondi”.
Questa situazione ha infatti scoraggiato l’attrazione di capitali privati.
Infine, le difficoltà – procedurali e sostanziali – di composizione dei conflitti tra livelli di governo, tra amministrazioni e popolazioni.
Le risorse pubbliche, proprio perché scarse, devono essere ottimizzate.
Questa è la linea di principio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Una linea che tenga conto della valutazione dei costi – benefici e della validità strategica dell’opera, in modo da concentrare le risorse in quelle infrastrutture che portano maggiori effetti di produttività e competitività, o in quelle che siano in grado di ridurre il costo del trasporto e della logistica.
Sviluppo delle infrastrutture e Grandi opere
- Legge Obiettivo: è necessario
rilanciarla, sbloccando e sviluppando le grandi opere. Da un lato
coinvolgendo i capitali privati, attraverso la realizzazione di
interventi prioritaridall’altro coinvolgendo le piccole e medie imprese di costruzione.
È necessario continuare l’attività di monitoraggio, con particolare attenzione per le opere programmate per l’Expo 2015.
Efficienza del sistema dei trasporti
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ,oltre ad avere citato se stesso nelle priorità politiche, evidenziando la necessità di un generale ammodernamento della struttura istituzionale, ha attivato un sistema di rendicontazione che, come abbiamo visto, fa parte del Piano triennale per la trasparenza e l’integrità.
Le attività del Ministero, si legge nel documento, continueranno quindi ad incentrarsi sul rispetto del ciclo di gestione della cosiddetta performance, cui risulta collegato il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”.
In questo modo, gli obiettivi definiti dall’Atto di indirizzo vengono anche monitorati e valutati costantemente.
Il Ministero si impegna, inoltre, ad adottare iniziative specifiche anche per rafforzare le modalità di rendicontazione sociale d’intesa con valutatori esterni.
Per consultare il testo integrale dell’Atto di indirizzo è possibile scaricare il documento nella pagina del Ministero.