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Tir-Sharing: risparmiare condividendo.

I vantaggi delle borse carichi.




Trasporti Nazionali e Internazionali

Tir-Sharing: risparmiare condividendo.

6 Maggio 2013

Premessa


Capita spesso che un trasportatore consegni un carico e nel viaggio di ritorno viaggi a vuoto.

Con i costi del carburante e dell’autostrada, viaggiare senza carico è una spesa ingente sia per i responsabili di movimento sia per gli autotrasportatori.

Con le borse carichi si può usufruire di uno strumento utile che mette in contatto le richieste di un mezzo con le richieste di un carico: così chi dispone di un mezzo ma non di un carico (come nel caso sopra citato) può ridurre i viaggi a vuoto, con evidenti vantaggi economici, e chi dispone di un carico ma non di un mezzo può effettuare spedizioni ad un prezzo inferiore.

In generale, il sistema tir-sharing permette di ridurre ed ottimizzare il traffico via gomma, con una conseguente riduzione di sprechi e di inquinamento.

In una notizia di ieri abbiamo fornito qualche dato sull’andamento delle borse carichi nel primo trimestre 2013, ora vediamo quali sono le borse carichi più utilizzate, in cosa si differenziano, e, per ultimo, la nuova borsa carichi tutta italiana chiamata Sendilo.

Teleroute, Transpobank, Wtransnet, TimoCom

Partiamo da una borsa carichi che vanta venticinque anni di esperienza.

Si chiama Teleroute e offre due tipi di abbonamento: Teleroute PRO, per utenti occasionali, e Teleroute ACTIVE, per utenti abituali.

Con la prima soluzione, si dispone di un motore di ricerca per individuare carichi di valore, e di un’interfaccia che consente di pubblicare offerte.

La seconda soluzione è pensata apposta per la gestione di grandi volumi di carichi e di veicoli.

I vantaggi proposti da Teleroute sono molteplici.
Partiamo dall’avviso di carico.

Gli spedizionieri possono contattare ben 70.000 utenti, verificati ogni giorno, e Teleroute garantisce transazioni sicure al 99,99%.

Nel caso inverso, ovvero del camion che ha un carico vuoto, il trasportatore può trovare un carico fra 200.000 offerte al giorno, riducendo del 43% i viaggi a vuoto.

Mettersi in contatto con le aziende significa innanzitutto poterle conoscere.

Con la funzione Relazione Finanziaria, Teleroute permette di controllare la situazione finanziaria dei partner commerciali attraverso report che contengono informazioni in merito alla valutazione del credito, alle entrate e ai profitti.

Inoltre, con il Directorio di Aziende di Trasporti, si possono ottenere informazioni aggiornate su migliaia di aziende di trasporto europee.

Con l’algoritmo STAR – Safety Transport Algorithm Rating -, un indice di valutazione che viene assegnato a tutti gli utenti di Teleroute, si può avere una panoramica sulla credibilità dei nostri interlocutori, sulla loro reputazione e sulla qualità del loro servizio.

La relazione tra le due parti – chi “mette” il carico e chi “mette” il mezzo – è facilitata dal sistema e-confirm, che permette di condividere i dati di contatto e i documenti di trasporto automaticamente, senza dover effettuare transazioni via fax.

La piattaforma mette a disposizione anche il servizio sms, per comunicare agli autotrasportatori una nuova offerta, ovunque si trovino, e il servizio Transport Route Planner, per pianificare il percorso.

Transpobank garantisce anch’esso un ottimo livello di sicurezza: il cliente che si abbona deve avere precisi requisiti, ovvero fare trasporti di merci generali (come pallet e rinfusa), essere iscritto all’albo dei trasportatori o degli Spedizionieri, avere una polizza vettoriale in corso di validità e non avere protesti o pregiudizievoli negli ultimi cinque anni.

Quello che caratterizza Transpobank è l’innovazione e la tecnologia.

Il servizio è infatti usufruibile, dal 2 aprile 2013, attraverso un’apposita App su smarthpone I-Phone e Android, che permette di trovare carichi in qualsiasi momento.

Inoltre, nel caso si abbia la necessità di trovare carichi durante il viaggio e non si abbia la possibilità di collegarsi alla borsa carichi, è possibile impostare la prenotazione di carico, ricevendo le offerte di carico direttamente sul cellulare via sms o email.

Nel caso si voglia affidare il proprio carico, ci si può mettere in contatto con l’azienda offerente tramite i sistema telefonico sicuro T-CHIAMA, e, soprattutto nel caso che il nostro carico sia di particolare valore, si può affidarlo ad un trasportatore dotato di satellitare di bordo Tracker o Trace.

Attraverso la piattaforma Tracker.it, infatti, si potrà sapere in diretta quando il veicolo inizia o finisce le operazioni di carico-scarico, e sapere in tempo reale dove si trova il carico durante il trasporto.

Passiamo alla terza borsa carichi, non certo in ordine di importanza.

Si chiama Wtransnet ed è stata fondata nel 1996.
Presente in 23 Paesi d’Europa e America Latina, vanta avanzati sistemi tecnologici, introdotti ormai da diversi anni, e punta molto sulla qualità e sulla sicurezza.

Punto forte, per quanto riguarda la sicurezza, è il sistema QAP – Quality Assurance Policy: oltre a filtri di serietà e solvenza, e le informazioni sulle referenze dei trasportatori, il sistema prevede anche un vero e proprio comitato per il controllo del comportamento delle imprese, chiamato Comitato Uditore.

Tale organo ha la facoltà di espellere o sanzionare le aziende che non rispettano il codice di comportamento Wtransnet.

Sul piano della tecnologia, Wtransnet è stata all’avanguardia per molti sistemi.

Ad esempio, l’invio tramite sms risale al 2000, e nel 2008 è stata creata anche la borsa di magazzinaggio.

Quest’ultima è uno strumento utile per trovare in qualsiasi punto d’Europa il magazzino a misura delle specifiche della propria merce.

Nella cosiddetta Divisione Professional, troviamo diversi servizi offerti da Wtransnet: oltre al Cargo, ovvero la borsa di carichi e camion, anche il Cargo PLUS, una borsa privata, il Contract, per creare relazioni commerciali più durature – borsa di rotte fisse -, e la borsa di bisarche, per il trasporto dei veicoli.


La borsa di magazzinaggio è una novità anche per Truck& Cargo di TimoCom, la borsa di carichi europea che vanta ogni giorno fino a 300.000 offerte di carichi e mezzi e 85.000 utenti in 44 Paesi europei.

Anche questa borsa dei carichi ha previsto uno strumento per pianificare il percorso. Si chiama eMap e calcola le spese di viaggio e quelle accessorie, come la spesa per il pedaggio autostradale, percorsi alternativi, ed è in grado di aggiungere soste ed altri parametri come la scelta del percorso più breve o più rapido.

Poi, una directory online per trasporti, chiamata TC Profile: una vera e propria rubrica completamente digitale, dove si trovano i profili aziendali di 30.000 operatori della logistica e del trasporto, con tutti i contatti e i dati di base, come le relazioni, il parco veicoli, la possibilità di magazzinaggio.

In questo modo, oltre a facilitare la ricerca da parte degli spedizionieri o dei singoli clienti, anche gli operatori stessi hanno la possibilità di usufruire di una “vetrina” per proporre al meglio la propria azienda.

Una delle caratteristiche di questi siti, infatti, è anche quella di creare dei legami commerciali e un network di relazioni utile nell’immediato o nel futuro.

Sendilo

Dalla Sardegna, precisamente da Nuoro, è arrivata l’idea del 34enne Francesco Murru di creare “Sendilo“, il sito di tir-sharing.

On line da luglio
, ha già oltre 500 trasportatori registrati. Il trasportatore indica nel sito la capacità di carico del proprio camion e la tariffa chilometrica, che va dai 20 centesimi a un massimo di 80 centesimi.

L’utente imposta la ricerca con i dati della partenza e dell’arrivo, poi prenota e paga con carta di credito e paypal.
Si tratta indubbiamente di un sito molto più “semplice” rispetto a quelli che abbiamo visto.

Merito dell’iniziativa è l’intraprendenza di questo giovane: “Mi ha aiutato un amico che fa l’ingegnere elettronico a Torino, ma il resto è farina del mio sacco”, ha detto Murru.

“Ho registrato marchio e dominio, affittato uno spazio web. E messo su un sito certificato per le transazioni. Tutto gestito da casa”.

Il sito nasce in Sardegna e molti dei trasportatori che vi accedono sono sardi, ma Murru spera di espandere l’attività anche nei Paesi dell’est.





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