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Nuove tecnologie per la mobilità urbana

Lo studio Smart City Tracker sulle città intelligenti del domani




Logistica Sostenibile

Nuove tecnologie per la mobilità urbana

22 Marzo 2013



“Smart City Tracker” è il nome del nuovo studio recentemente pubblicato da Pike Research.
Affronta un tema caldo, la mobilità urbana, che interessa sempre più Paesi, impegnati in progetti Smart City per migliorare la gestione del traffico, offrire mezzi di trasporto alternativi e inquinare meno.

Proprio a questo servono i 130 progetti illustrati da Pike Research: a fornire possibili soluzioni grazie all’utilizzo dell’ICT, perché in futuro la questione della mobilità urbana diventerà sempre più nevralgica e costituirà una possibilità di crescita per quelle aziende che vi si dedicheranno.


La tecnologia per il trasporto intelligente

Il potenziale del mercato varrà oltre 20 miliardi di dollari a partire dal 2020.
La crescita di servizi e infrastrutture per le cosiddette città intelligenti o smart city, ovvero città che adottano sistemi intelligenti e nuove tecnologie per ridurre l’inquinamento e la congestione del trasporto in città, avverrà grazie ai segmenti Smart energy, Smart Transportation e Smart Security.

Si ha un’idea della portata di questo potenziale di mercato considerando che soltanto l’energy management varrà entro il 2016 circa 81 miliardi di dollari, il settore dei trasporti intelligenti supererà i 70 miliardi, mentre la sicurezza delle infrastrutture, degli edifici e dei cittadini varrà circa 308 miliardi di dollari.

Lo studio “Smart City Tracker”

Lo studio “Smart City Tracker” propone una panoramica sulle nuove tecnologie applicabili alla mobilità urbana.
Si tratta di sensori che vengono posizionati su macchine, mezzi pubblici, incroci, edifici, network di video sorveglianza e infrastrutture digitali di sostegno alla rete stradale urbana e extraurbana.

Questi sensori raccolgono i dati, che vengono inviati via wireless alle centrali per l’elaborazione dati, per poi confluire in applicazioni a disposizione dell’utente urbano.

A cosa servono questi dati? Per evitare la congestione del traffico, che aumenta notevolmente l’inquinamento urbano, si sta pensando a sistemi fruibili dal cittadino per avere informazioni sulla mobilità, chiamati appunto servizi di infomobilità.

Non solo, anche le autorità e le amministrazioni possono godere di queste informazioni per creare una strategia di intervento mirata.
Ecco spiegato l’utilizzo potenziale di questi sensori che, dislocati in diverse parti della città, possono captare in tempo reale questi dati.

I Big Data, il Cloud computing e Internet of Things giocheranno, secondo lo studio, un ruolo fondamentale per la gestione del flusso dati, degli interventi da remoto e per l’offerta di nuovi servizi di infomobilità in tempo reale.

Si tratta di nuovi sistemi di gestione e raccolta dati che, in campo informatico, stanno rispondendo all’esigenza di “captare” più dati possibili, dato l’enorme sviluppo di Internet.

I Big Data e il Cloud computing sono quindi sistemi intelligenti di gestione informatica, mentre Internet of Things è la possibile evoluzione dell’uso della Rete in cui gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi.
Immaginare tutto questo applicato alle città mostra quanto il futuro si stia avvicinando.

L’innovazione tecnologica deve però essere rivolta anche ai veicoli.

I veicoli a trazione elettrica, infatti, che non inquinano e non emettono rumori assordanti, sono i mezzi di trasporto del domani.
Le città intelligenti devono dotarsi di stazioni per la ricarica elettrica della batteria, in modo da coprire l’intera area metropolitana, e devono alimentare queste stazioni con energia proveniente da fonti rinnovabili.

Il rapporto evidenzia quindi una concatenazione, in cui nuove tecnologie portano ad altri nuovi sistemi, in un processo di innovazione che investe di versi ambiti: dalle tecnologie innovative come le Smart Grid e gli Smart meter, fino all’edilizia intelligente, alle nuove reti idriche e ai servizi di e government.

Di cosa si tratta? La cosiddetta smart grid è una rete di informazione che gestisce in modo intelligente la rete elettrica, evitando sprechi, sovraccarichi e cadute di tensione.
Gli smart meter sono invece dei contatori intelligenti, a cui le amministrazioni si possono affidare per controllare i consumi e gli sprechi.

Per servizi di e government, invece, lo studio intende un’apertura della Pubblica Amministrazione verso i cittadini, le aziende e le organizzazioni di rappresentanza territoriale, con tutti i canali di comunicazione di cui dispone.

Il Pike Research


Il Pike Research analizza l’andamento delle tecnologie pulite nel mondo.
Nei campi di ricerca si occupa di Smart Energy, focalizzandosi sulle nuove tecnologie e sui modelli di business che stanno guidando l’innovazione nel campo dell’energia pulita, comprendendo le nuove tecnologie; di smart utilities, ovvero di nuove tecnologie nel campo dell’elettricità e dell’informatica; di smart transportation, che comprende il mercato globale delle auto ibride; di smart Industry e di Smart Buildings.





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