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Il futuro delle reti Ten-t.
Criticità del Corridoio 5 e possibili alternative.


Trasporti Nazionali e Internazionali

Il futuro delle reti Ten-t.

25 Gennaio 2013

Premessa


Come avevamo anticipato qui, Mauro Fabris, commissario straordinario alla galleria del Brennero, ha recentemente rilasciato dichiarazioni in merito alla situazione del Corridoio 5, affermando: “Il Corridoio 1 è l’unico su cui potrà contare l’Italia per i prossimi decenni.
Come ha dichiarato il recente collega Mainardi, il vecchio Corridoio 5 di fatto non c’è.
Spagna e Portogallo non hanno soldi da investire, e ad Est non si sa cosa vogliano fare gli altri Paesi. L’idea di collegare con l’Alta Velocità Lisbona a Kiev è perciò tramontata”.

Per tempi e costi, infatti, le tratte mancanti del Nordest, la Verona-Padova e la Venezia-Trieste, con un esborso totale di almeno 12 miliardi di euro, saranno difficilmente realizzabili.
Per Fabris è quindi necessario pensare alle linee già esistenti.
Se, infatti, la prospettiva di un collegamento ad est rischia di non potersi attuare, è tornato in luce il Corridoio 1, ovvero la linea ad alta velocità che collega Berlino e Palermo.
In questa linea “Nord” ha fondamentale importanza il ruolo del Brennero.

Fabris ha infatti aggiunto: “L’ho detto a Zaia, all’assessore Chisso e ai rappresentanti degli industriali: quello verso il Brennero sarà a lungo l’unico corridoio europeo che entrerà in Italia.
Bisogna esserne consapevoli: il Veneto continua a guardare ad est, ma l’unica porta dell’Europa nel prossimo futuro sarà a nord“.

La chiusura dei lavori per il completamento della galleria del Brennero è prevista per il 2026.
In merito, Fabris ha dichiarato: “Purtroppo per il quinquennio 2007-2013 abbiamo perso una tranche di finanziamenti europei a causa dello stallo dei lavori, ma ora potremo dire che sul lotto 1, tra Fortezza e Ponte Gardena, e il lotto 4, che riguarda Verona, stiamo andando avanti”.

Gli industriali comunque continuano a pensare al progetto di una Tav, limitato però nella tratta Padova-Brescia.
Franco Miller, delegato per la Confindustria veneta nel cda di Transpadana, ha infatti detto: “Sono perfettamente d’accordo con il commissario sul fatto che il corridoio 1 sia di primaria importanza, per la trasportistica europea.

Ma di lì a considerare che sarà l’unica porta d’Europa per l’Italia, questo mi sembra riduttivo“.
Miller ammette le difficoltà nel reperire risorse, ma rilancia il progetto della Brescia-Padova, affermando che la Tav sarà completata nella tratta Milano-Venezia “prima che il corridoio 1 arrivi al Brennero”.
Vediamo quindi in cosa consistono i rispettivi Corridoi, il numero 5 e il numero 1, e cosa significano concretamente per lo sviluppo delle reti italiane, come prospettive di un collegamento europeo.

Reti di trasporto trans-europee.

Le reti di trasporto trans-europeeTen-t – sono state definite dal Trattato di Amsterdam del 1997 e dal Trattato di Maastricht, e comprendono reti stradali, ferroviarie, fluviali, marittime, aeroportuali, di trasporto combinato, di spedizione, di gestione del traffico aereo e di posizionamento e navigazione satellitare.

Il progetto include reti di trasporto, reti di telecomunicazioni trans-europee e reti energetiche trans-europee.
La rete ferroviaria trans-europea comprende la rete ferroviaria convenzionale e quella ad alta velocità.

Si tratta di un progetto costituito dalle grandi direttrici che attraversano l’Europa, collegandone le principali città.
Tali direttrici sono state definite il 23 luglio 1996 (1962/96/CE), per creare una grande rete di trasporto, sovranazionale, chiamata Trans European Network – TEN, e quindi ristabilire un equilibrio del trasporto merci.

Con Co-Decisione n° 884/2004 del Consiglio e del Parlamento Europeo, sono stati individuati 30 Progetti Prioritari, finanziati dall’UE, attraverso i fondi di bilancio 2007-2013.

Per l’Italia sono in corso di realizzazione i progetti prioritari: 1, Alta velocità ferroviaria Berlino-Palermo, che comprende il Tunnel del Brennero, di oltre 54 km, con una spesa di 5 miliardi di euro; 6, Alta velocità ferroviaria Lione-Torino-Milano-Trieste-Budapest, che comprende il tunnel del Moncenisio, di oltre 55 km e un costo di 6 miliardi di euro; 16, il Programma Galileo; 21, Autostrade del Mare e logistica portuale, con una spesa di 1 miliardo di euro; e 24, corridoio merci ferroviario Genova-Rotterdam, che comprende le linee di accesso ai tunnel alpini del Loeschberg e del Gottardo.

Le reti trans-europee passano per i cosiddetti Corridoi paneuropei.
Con la crisi economica, è stata necessaria una modifica in tali reti.
Quindi, il Corridoio 5, nel progetto prioritario n° 6,che doveva collegare Lisbona a Kiev, passando per la Torino-Lione (Lione-Torino-Milano-Venezia-trieste-Lubiana-Budapest-Kiev), a marzo 2012 è stato ridimensionato.

Abbiamo riportato le intenzioni degli industriali, per quanto riguarda la tratta Brescia-Padova, che fa parte della tratta Brescia-Venezia.
Questa ha un’estensione di circa 170 km, si sviluppa nel territorio lombardo e per la maggior parte in Veneto.

Per l’adeguamento dei Paesi Membri a standard europei, in particolare relativi all’eliminazione dei cosiddetti colli di bottiglia, l’Italia ha dovuto riconsiderare diversi punti nevralgici, che incidono sulle scelte del Governo.
Ecco perché la discussione sui Corridoi è ancora molto accesa.





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