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L'analisi dei rischi dell'agenzia delle dogane
L'amministrazione doganale ha adottato uno strumento informatico che ha lo scopo di permettere di ridurre le verifiche sulle merci che si ritengono “a priori” con un basso coefficiente di rischio.


Consulenza e Formazione

L’analisi dei rischi dell’agenzia delle dogane

13 Dicembre 2010

L’amministrazione doganale ha da tempo adottato uno strumento informatico per effettuare un’analisi dei rischi al fine di individuare le operazioni da sottoporre ad eventuale verifica durante le fasi di sdoganamento della merce. Tale strumento ha lo scopo di permettere di ridurre le verifiche sulle merci che si ritengono “a priori” con un basso coefficiente di rischio per concentrare le analisi sulle operazioni ritenute meno sicure.

Il particolare il Circuito Doganale di Controllo prevede di tre tipologie di “profili di rischio”:

  • mirati: frutto dell’analisi dei rischi;
  • obbligati: legato all’applicazione di disposizioni di legge;
  • casuali: costituito da profili affidati alla casualità pura determinata da una algoritmo matematico.

Inoltre i profili possono essere definiti oggettivi, legati principalmente:

  • alla tipologia delle merci ed ai relativi parametri (qualità,quantità,valore ed origine);
  • a possibili restrizioni quantitative ed a differenti trattamenti preferenziali;
  • alla coerenza dell’itinerario adottato dal mezzo di trasporto;
  • all’incidenza tariffaria ed ad ogni altra misura di politica fiscale, commerciale, agricola ed economica;

soggettivi, legati in particolare:

  • alla struttura ad all’organizzazione societaria;
  • alla situazione finanziaria
  • alle procedure doganali utilizzate;
  • ad irregolarità o frodi riscontrate in precedenza;
  • alla discrepanza tra sede giuridica e luogo di presentazione delle dichiarazioni;
  • al mutare del luogo di sdoganamento e delle merci trattate;
  • al cambiamento dell’attività rispetto all’oggetto sociale.

I fattori di rischio che vengono tenuti in considerazione sono comunque anche altri quali, ad esempio, la movimentazione di “prodotti sensibili” o di “merci di copertura”.
A tal fine si tiene conto di tutte le possibili fonti di informazione che cui l’Agenzia delle Dogane può accedere:

  • le informazioni provenienti da organi
    comunitari e da singoli Stati membri ,attraverso gli appositi strumenti
    previsti dalle procedure comunitarie.
  • informazioni provenienti dagli uffici periferici (analisi dei rischi locale);
  • dati sul traffico delle merci e sulle
    possibili distorsioni dei relativi flussi, elaborati ed analizzati dalle
    strutture dell’Agenzia anche sulla scorta di informazione provenienti
    da altri enti nazionali e/o da organismi comunitari ed internazionali;
  • valutazione di possibili variazioni di classificazione tariffaria, attraverso lo studio della TARIC
  • risultati dei controlli ordinari (feedback),dei controlli a posteriori e dei controlli straordinari;
  • analisi ed informazioni sulle ditte in
    relazione alla loro attività, alla struttura, all’organizzazione
    interna, alla variazione del volume di affari,alla variazione di sede,
    ecc; acquisti attraverso l’anagrafe tributaria;
  • comparazione delle diverse tipologie di traffici commerciali;
  • informazioni provenienti dalle banche dati disponibili e dai mezzi di comunicazione.

Sul piano operativo , la procedura informatizzata del circuito doganale di controllo , all’atto della registrazione della dichiarazione doganale , segnala:

  • canale verde: se la merce non
    deve essere sottoposta al alcun ulteriore controllo rispetto al
    controllo automatizzato effettuato dal sistema (CA)
  • canale giallo: se si deve procedere al controllo documentale (CD);
  • canale arancione: se si deve procedere al controllo scanner (CS);
  • canale rosso: se si deve procedere al controllo fisico (VM).

Audit Doganale

Particolare rilevanza assume, nell’ambito della riduzione dei fattori di rischio soggettivi, l’Audit doganale che è uno strumento che si prefigge di fornire una valutazione del “sistema azienda” inteso nel suo complesso.
Le tecniche di auditing che verranno applicate, riconosciute a livello internazionale, permetteranno alla Pubblica Amministrazione di valutare l’affidabilità doganale dell’impresa. Ciò consentirà di “inquadrare” le imprese, che hanno spontaneamente richiesto l’intervento del team di audit, in quattro categorie in base al livello di affidabilità doganale che l’Agenzia riterrà di poter attribuire loro. A ciascun differente livello verranno pertanto riservati differenti agevolazioni o benefici nell’espletamento delle operazioni di importazione o di esportazione

Aggiornamento del sistema

Naturalmente il sistema deve essere continuamente aggiornato sulla base dei nuovi fattori di rischio dettati dall’evoluzione dello scenario internazionale e dai nuovi parametri di rischio legati al sistema azienda singolarmente inteso (verbali subiti, infrazioni riscontrate, ecc..)





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