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(In)formarsi per gestire la supply chain

Vediamo per esempio come le aziende cerchino di competere e ricavare margini mediante la differenziazione dei propri prodotti/servizi rispetto a quelli dei concorrenti.




Consulenza e Formazione

(In)formarsi per gestire la supply chain

13 Dicembre 2010

Il concetto di supply chain
Nell’ultimo ventennio, l’ambiente in cui operano le imprese è profondamente mutato, e di conseguenza anche l’organizzazione aziendale ha subito una profonda evoluzione.

Con la crisi produttiva degli anni ’80 e la conseguente saturazione dei mercati, il controllo degli stessi ha subito un progressivo spostamento dal prodotto al cliente, e quindi al consumatore finale.
Il tradizionale approccio organizzativo mirava a ridurre al minimo i costi di ciascuna funzione aziendale, in particolare, la produzione, per creare economie di scala, concepiva lotti di prodotto elevati senza considerare il conseguente aumento delle scorte.
Fintanto che c’è stata domanda di beni, la strategia è risultata vincente perché abbatteva i costi di impianto ottenendo margini elevati, ma non appena l’offerta ha iniziato a superare la richiesta, le economie di scala sono diventate “diseconomie” di magazzino perché tutto il prodotto finito, anziché essere venduto, è rimasto “immobilizzato” nel magazzino, con un grosso abbattimento dei margini.

Anche oggi, fatte salve le debite eccezioni in settori particolari e ben definiti, come ad esempio l’information technology e la multimedialità, in cui la continua innovazione sul prodotto crea mercato, l’offerta di beni e servizi presente è generalmente esaustiva, con la conseguente riduzione delle possibilità, mediante prodotti del tutto nuovi, di crearsi un mercato soddisfacendo o creando un bisogno.
Le aziende cercano quindi di competere e ricavare margini da un lato mediante la differenziazione dei propri prodotti/servizi rispetto a quelli dei concorrenti, dall’altro ottimizzando il rapporto prezzo/livello di servizio erogato al cliente.
In questo contesto, il ruolo della logistica integrata è quello di definire un sistema-azienda mediante una visione complessiva del flusso dei materiali e delle informazioni, al fine di raggiungere l’obiettivo dell’integrazione nella gestione aziendale, pianificando e coordinando tutte le attività necessarie per offrire il livello di servizio stabilito al minor costo possibile.

Oggi è ormai consolidata la necessità di monitorare, anticipare e controllare i fenomeni di vendita, prevedendo l’evoluzione dei consumi e delle tendenze del mercato.
Per potere fare questo è necessario avere una visione completa dell’intera filiera produttiva, estendendo il concetto di logistica aziendale a tutta la rete di imprese che si trovano a monte e a valle della produzione… in poche parole, bisogna conoscere la supply chain.
Le aziende non possono più essere viste come unità singole, ma come una rete con nodi interrelati ad altri, ed è conseguentemente necessario estendere i collegamenti ed il coordinamento raggiunti al proprio interno anche a coloro i quali occupano la posizione precedente e successiva nella filiera produttiva, ovvero i fornitori ed i clienti.

Come diventare un buon Supply Chain Manager?

Data la complessità dello scenario descritto, appare evidente come sia necessario, anche per manager e professional esperti, quantomeno consolidare il know-how acquisito nella pratica operativa completando la propria conoscenza con adeguati e specifici percorsi formativi.
Uno di questi, ormai consolidato in quanto giunto alla 5a edizione, è il master industriale Operations & Supply Chain Management di Festo Academy, che si svolgerà nella sede di Assago (MI), a partire dal giugno 2007 sino al settembre 2008, attraverso 26 incontri distribuiti in 2/3 giorni di impegno al mese.

Il master, al quale è possibile iscriversi sino al 15 giugno 2007, è rivolto a manager e professional con alcuni anni di esperienza che vogliano acquisire ampie competenze sulla gestione ed integrazione dei processi industriali, contribuire al miglioramento delle performance complessive e favorire il cambiamento.
In particolare, questo percorso formativo fornirà gli strumenti per analizzare la strategia, gli obiettivi e la configurazione della propria supply chain; misurarne le prestazioni e realizzare un benchmark per comprendere come migliorare le performance; cogliere spunti di immediata applicabilità operativa attraverso il confronto con esperti e colleghi; facilitare i processi di integrazione delle diverse funzioni aziendali.
Il master Operations & Supply Chain Management di Festo Academy, richiedendo 2/3 giorni di impegno al mese, garantisce un impatto sostenibile con la propria attività in azienda, inoltre l’approccio operativo legato ai project work consente ai partecipanti ed alle aziende un concreto ritorno dell’investimento.
[[[FINEPAGINA1]]] [[[INIZIOPAGINA2]]]Dicono del master…
Per cogliere alcuni degli aspetti peculiari di questa offerta formativa, riportiamo la testimonianza diretta di un partecipante.

Roberto Cavallini è attualmente Direttore industriale di Deroma S.p.a., azienda multinazionale con sede nel vicentino, che opera nel settore vasi ed arredi giardino. La gamma di prodotti spazia dalla terracotta industriale ai materiali leggeri, compreso le plastiche, è leader mondiale in termini di fatturato (oltre 80 milioni), risultato conseguito grazie ad una presenza molto forte con 9 sedi commerciali e produttive tra Asia – Europa – America, in cui sono impiegati circa 2000 dipendenti.

Come l’azienda affronta la competizione globale?

Nel 2005-2006 si è deciso di rilanciare il marchio. È stato elaborato un piano strategico di riposizionamento dei brands che fanno capo al nostro marchio (Teracrea, Iterra, Deroma, Terracino), e di conseguenza di rilancio della competitività partendo dal sourcing production plandistribution. In questo quadro, dove si rende necessario il perfezionamento del coordinamento verticale ed orizzontale tra tutte le attività del gruppo, trova giustificazione la mia presenza in Azienda.

Durante l’esperienza del master dove si trovava?

Nel periodo in cui ho frequentato il master occupavo la posizione di Logistic Manager nello stabilimento di Whirlpool di Varese (fatturato 190 mil., 700 dipendenti), a cui faceva riferimento la gestione dei fornitori e la pianificazione della produzione.

Cosa l’ha spinta a scegliere un master di questo tipo?

Auspicavo che il master ampliasse ed estendesse le mie conoscenze su attività di altre funzioni aziendali permettendomi di comprendere le logiche secondo cui le funzioni di una multinazionale interagiscono tra loro, in una più ampia visione strategica.
Il master Operations & Supply Chain di Festo Academy ha soddisfatto pienamente le mie aspettative: ho potuto confrontarmi con colleghi su quelle parti specifiche, portando dentro Whirlpool attività di miglioramento; ed ho contemporaneamente potuto ampliare la mia visione
aziendale grazie ad esperti di settori diversi (risorse umane, marketing, ecc.).

Che tipo di Project work ha sviluppato durante il master?

Il Progetto sviluppato è stata la conversione del processo produttivo di una linea di prodotto da una logica push (make to stock) ad un modello pull (make to order).
Il progetto aveva l’obiettivo di aggiornare il piano di produzione con gli ordini di acquisto ricevuti tramite internet.
Il progetto ha riscosso apprezzamento in azienda da parte del Vice Presidente della Business Unit e del Dir. dell’Operation & Supply Chain di Whirlpool Europa; ma in termini di esecuzione, in quel momento si è data priorità ad altri programmi, tuttavia è in stand by per essere implementato nel corso del tempo.
Il project work è a questo indirizzo: http://www.festo-didactic.com/ov3/download.php?name=Whirlpool-Cavallini.pdf&c_id=1100&file=00766781001134566895.pdf

Quale valore principale pensa di aver acquisito dall’esperienza fatta?

Il mio attuale ruolo di direzione industriale nel Gruppo Deroma mi ha offerto una nuova opportunità di abbracciare le sfide in termini globali di configurazione della Supply chain per garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Il corso mi ha fornito un modello di lettura del sistema ed i tool operativi per il mio lavoro odierno.
Inoltre il rapporto che si è sviluppato nei mesi con i docenti ed i colleghi in aula ha creato un meraviglioso ambiente di dialogo aperto e sereno, con uno scambio di consigli e suggerimenti su come svolgere le proprie attività. Questo rapporto di correttezza e di confronto credo sia stato, insieme al know how di assoluto livello, l’ingrediente principale per il successo del master.
Questa condizione ha permesso di lavorare intensamente, permettendomi di migliorare tecnicamente e professionalmente ad un ritmo che tenesse conto delle quotidiane attività lavorative.





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