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Pipe-net: trasporti del tubo
La merce viaggerà a velocità superiori ai 5000 km/h, all’interno di una rete di tubi simile a internet, che collegherà fra loro gli utenti.


Consulenza e Formazione

Pipe-net: trasporti del tubo

13 Dicembre 2010


Il 26 gennaio a Roma è stato firmato un accordo tra l’Università di Perugia e l’AnsaldoBreda per il progetto “Pipe-net”, alla presenza del ministro dell’Ambiente Matteoli.
Pipe-net consiste in un sistema di condotti nei quali la merce, contenuta in apposite capsule di peso e dimensioni limitate, potrà viaggiare ad altissima velocità. L’accordo durerà 5 anni, durante i quali verrà realizzato un prototipo di 3,5 chilometri “presumibilmente a Napoli”, ha detto l’inventore del sistema, il prof. Cotana. Cotana, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Perugia, ha brevettato il sistema nel 2000.

Le capsule dovrebbero essere lanciate all’interno di uno speciale tubo che costituisce il motore elettrico tubolare sincrono in grado di accelerare o decelerare la loro velocità.
Un motore elettrico lineare tubolare sincrono si basa su un campo magnetico imposto dall’esterno, attraverso correnti elettriche alternate che percorrono degli avvolgimenti statorici polifase. Il campo magnetico si muove, all’interno del tubo, trascinando la capsula, che è dotata di magneti permanenti.
Gli attriti tra la capsula e la parete esterna del tubo vengono eliminati quasi completamente grazie al vuoto realizzato all’interno dei condotti e a speciali tecnologie di lubrificazione delle capsule (levitazione magnetica o sublimazione).
La velocità delle capsule può variare, in funzione del tipo di connessione (urbano, regionale o internazionale), fra 300 km/h e oltre 5000 km/h. Pipe-net si prefigura come un sistema estremamente sicuro e affidabile, grazie alla tecnologia completamente automatica di propulsione e indirizzamento delle capsule; all’autodiagnosi e al monitoraggio dei parametri di funzionamento in tempo reale; alla pianificazione iniziale del percorso più breve in termini di tempo e in funzione del traffico presente in rete.


I
tube transportation system (sistemi di trasporto per mezzo di tubi) comprendono tutti quei sistemi di trasporto automatici nei quali la merce si muove all’interno di capsule, lungo delle tubature che collegano diverse stazioni.
Questa modalità di trasporto risale in realtà ad almeno 200 anni fa. Da allora, alcuni sistemi per il trasporto di merci e di passeggeri sono stati costruiti, altri sono stati solo progettati. Alcuni di essi sono ancora operanti.
Ad esempio, per il trasporto di documenti, lettere, telegrammi in diverse città si utilizzarono dei sistemi di posta pneumatica, come testimonia un delizioso film di Truffault; condotti di dimensioni maggiori furono costruiti in Russia e Giappone per la movimentazione di rinfuse, come calcare e rifiuti.
Tutti i sistemi realizzati finora erano di tipo pneumatico, diversamente da Pipe-net.

Non si tratta del primo sistema di questo tipo, ma contiene alcuni elementi di novità, costituiti essenzialmente dal tipo di applicazione e dall’insieme delle tecnologie utilizzate contemporaneamente nel progetto.
Pipe-net presenta una serie di notevoli vantaggi rispetto ad altre tecnologie simili, ma soprattutto rispetto ai tradizionali sistemi di trasporto. Vediamo quali:
minore impatto ambientale: secondo le stime contenute nel progetto, Pipe-net consente di abbattere del 93% le polveri sottili, dell’80% l’ossido di azoto, del 19% l’anidride carbonica, del 50% il rumore e del 40% l’energia utilizzata;
riduzione degli incidenti: si prevedono 3200 incidenti in meno ogni anno (7% dei sinistri); – riduzione del traffico sulle altre reti;
– grande aumento in termini di velocità: 50 minuti per far arrivare le merci da Reggio Calabria a Milano contro le 15 ore 37 minuti attuali del trasporto su gomma;
– maggior controllo e affidabilità dei tempi di consegna;
riduzione dei costi di trasporto delle merci.
In sostanza, Pipe-net mira a divenire un’infrastruttura per il trasporto merci, con una rete simile a internet, in grado di trasferire in pochi minuti oggetti di volume e peso contenuti fino a distanze di migliaia di km.

Il sistema richiede un ingente investimento di capitale iniziale, per lo sviluppo e la realizzazione delle infrastrutture, ma poi promette costi operativi estremamente contenuti.
Le ridotte dimensioni esterne del tubo (diametro tra 60 e 80 cm) permettono di utilizzare tracciati ferroviari, autostradali, fognature e di arrivare fino alle singole abitazioni ed appartamenti con canne verticali esterne o interne agli edifici.
 Pipe-net troverà inizialmente impiego nei trasporti B2B, per l’interconnessione dei processi produttivi delle aziende. Queste ultime sono i clienti con maggiori necessità e possibilità di spesa.
Successivamente, si prevede la sua estensione fino a raggiungere ogni singola abitazione privata. La potenziale domanda per questo tipo di trasporto sembra esista già oggi: a chi non piacerebbe poter ricevere della merce a domicilio, a qualunque ora del giorno e della notte, in pochissimi minuti anche da centinaia di chilometri? Pensiamo a pacchi postali, generi alimentari sempre freschi (anche pasti pronti), medicinali, valori e titoli.
Pipe-net potrebbe risolvere il maggiore problema che ha incontrato lo sviluppo dell’e-commerce, sia nel B2B sia nel B2C: la consegna delle merci con la stessa velocità, semplicità, flessibilità e affidabilità delle informazioni che viaggiano su Internet. La consegna delle merci a domicilio potrebbe avvenire con tempi e costi ragionevoli, e con la possibilità di restituire la merce al mittente o di cambiarla in caso di insoddisfazione.
La raccolta differenziata dei rifiuti è un altro settore che trarrebbe enormi benefici, poiché sarebbe possibile conoscere perfettamente la provenienza, la quantità e la tipologia di merce prodotta da ogni abitazione (o condominio, o isolato..).

In pratica, tutte le distribuzioni di merci, per il consumo o per le attività produttive, potrebbero avvenire con un perfetto just in time. Il che comporterebbe, ovviamente, una rivoluzione in tutti i processi produttivi e distributivi. Ma stiamo parlando di un futuro ancora molto lontano.





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