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Programma Marco Polo (bando 2005)
Il programma “Marco Polo” si configura come un fondo europeo di assistenza agli operatori per il trasferimento di crescenti quote di traffico merci dalla strada verso modalità alternative


Consulenza e Formazione

Programma Marco Polo (bando 2005)

13 Dicembre 2010


Il programma “Marco Polo” si configura come un fondo europeo di assistenza agli operatori per il trasferimento di crescenti quote di traffico merci dalla strada verso modalità alternative, al fine di perseguire gli obiettivi di riequilibrio modale e crescita sostenibile della domanda di trasporto fissati nel Libro Bianco pubblicato nel 2001 dalla Commissione Europea.
Il bando e la modulistica per la presentazione delle proposte sono pubblicati con cadenza annuale e sono reperibili sul sito internet dell’Unione Europea.
La prossima scadenza per l’invio di nuovi progetti a Bruxelles è il 30 gennaio 2006.

Il programma prevede il finanziamento di tre distinte tipologie di intervento:
1) aiuti per la fase di avviamento di nuovi servizi o il potenziamento di servizi già esistenti, finalizzati a dirottare il traffico transeuropeo di merci dalla strada a modalità maggiormente eco-compatibili (azioni di trasferimento fra modi);
2) azioni catalizzatrici finalizzate alla rimozione di barriere strutturali nel mercato dei trasporti intermodali a livello transeuropeo;
3) azioni comuni di apprendimento per lo scambio di conoscenze nel settore della logistica delle merci e la promozione di metodi e procedure avanzate di formazione e cooperazione a scala transeuropea.

Ciascuna azione dovrà avere inizio entro il 31 Dicembre 2006 e riguardare il territorio di almeno due Stati membri dell’Unione Europea, oppure il territorio di almeno uno Stato membro e quello di un Paese terzo confinante con l’Unione Europea.
In particolare, le proposte progettuali da candidare a finanziamento dovranno essere presentate da un consorzio composto da due o più imprese stabilite in almeno due diversi Stati membri dell’Unione Europea o in uno Stato membro e un Paese terzo vicino.
Le imprese stabilite al di fuori della Comunità o al di fuori di uno dei paesi partecipanti, eventualmente associate ai progetti, non possono però in alcun caso beneficiare dei finanziamenti comunitari previsti dal programma.

Il contributo finanziario comunitario coprirà al massimo il 30% dei costi eleggibili dei progetti di trasferimento fra modi, il 35% delle azioni catalizzatrici e il 50% di quelle comuni di apprendimento.
La soglia minima di finanziamento per ciascun progetto è pari a 0,5 milioni di euro per le azioni di trasferimento fra modi (equivalenti ad uno shift di 0,25 milioni di tonnellate-km dalla gomma al combinato nell’arco dell’intero periodo di durata dell’azione), 1,5 milioni di euro per le azioni catalizzatrici e 0,25 milioni di euro per le azioni comuni di apprendimento.
Infine, la durata massima del contratto di finanziamento è di 36 mesi per le azioni di trasferimento fra modi, 48 mesi per le azioni catalizzatrici e 24 mesi per le azioni comuni di apprendimento.

I progetti saranno valutati in base al tipo di azione proposta nell’ambito di una valutazione interna da parte di esperti della Commissione europea.
Tra le proposte ammissibili a finanziamento, solo le proposte che otterrannno il punteggio complessivo più alto, saranno prese in considerazione e concretamente finanziate entro i limiti del bilancio disponibile.
Il bando di quest’anno prevede in particolare il finanziamento di progetti per un ammontare complessivo di 30,1 milioni di euro.
Il Marco Polo rappresenta senz’altro un programma innovativo e rischioso, perché basato sull’idea di rimediare alle carenze del mercato (che rendono ancora poco competitivi i trasporti marittimi, ferroviari e per vie navigabili rispetto al modo stradale) sfruttando non solo l’intervento finanziario della Comunità, ma anche l’intraprendenza e la capacità innovativa degli imprenditori.
Il successo delle iniziative dipenderà infatti dalla capacità delle forze del mercato di organizzarsi, di investire e di cooperare fra loro nell’ideazione e nell’implementazione delle azioni previste dal regolamento.
Ad esempio, per accedere al finanziamento relativo all’attivazione di una nuova linea marittima e/o ferroviaria, nell’ambito di un’azione di trasferimento modale, occorrerà dimostrare preventivamente alla Commissione i volumi di traffico (misurati in numero di tonnellate-chilometro) shiftati dalla gomma al combinato mediante lettere di intenti di operatori (in primis spedizionieri e imprese di autotrasporto) che si dichiarano disposti ad utilizzare il servizio in oggetto in alternativa a precedenti itinerari tutto-strada.

Il Programma Marco Polo potrà contare su fondi propri fino al 2006.
Per questo motivo, nel luglio del 2004 la Commissione Europea ha presentato una nuova proposta di regolamento al fine di promuovere una seconda fase del programma Marco Polo (“Marco Polo II”) che potrà contare su nuove risorse nel periodo 2007-2013.
Il Marco Polo II avrà due principali nuove connotazioni: una maggior copertura geografica, estendendo l’area di intervento finanziario anche all’esterno dei confini comunitari, e nuovi tipi di azioni per quanto riguarda in particolare le Autostrade del Mare e lo sviluppo della logistica.





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