Nonostante molte aziende affermino che ridurre i costi logistici sia una priorità aziendale, in molti casi non sanno nemmeno a quanto ammontano questi costi.
“Misurare la logistica” non è facoltativo: è la base per prendere decisioni consapevoli.
Una recente indagine svolta da A.T. Kearney (presentata al convegno “Budget, Pianificazione e Controllo dei COSTI LOGISTICI e del livello di servizio”, promosso dall’Istituto di ricerca Internazionale e tenutosi a Milano il 3 e 4 giugno 2003) riguardante i principali processi della Supply Chain ha rivelato risultati abbastanza inaspettati e contrastanti.
L’indagine ha coinvolto circa 300 aziende americane ed europee di grandi dimensioni (la cui spesa logistica nel 2001 è stata superiore ai 20 miliardi di dollari).
Il focus dello studio ha riguardato i costi logistici.
Sembra che la loro riduzione sia stato l’obiettivo principale della funzione logistica nel 2002 (così hanno affermato oltre il 55% delle aziende interpellate) e che la maggior parte dei manager consideri la logistica come un centro di costo (circa il 52%), prima ancora che un centro di servizio.
Questi numeri, che possono essere il riflesso di una congiuntura economica stagnante che spinge a porre l’attenzione sui costi, cozzano però in modo netto col seguente dato: il 40% degli intervistati non conosce i propri costi logistici totali e la loro incidenza sul fatturato (vedi tabella seguente).
Costi logistici totali in percentuale al fatturato
Meno del 3% | 12% |
Tra il 3 ed il 5% | 22% |
Tra il 6 ed il 10% | 13% |
Tra l’11 ed il 20% | 5% |
Oltre il 20% | 2% |
Non lo so | 40% |
Non risponde | 7% |
Fonte: Survey A.T. Kearney presentato al convegno ”Costi Logistici” organizzato dall’Istituto di Ricerca Internazionale.
Viene quindi subito da porsi una domanda: come si può pretendere di diminuire i propri costi logistici se nemmeno li si conosce con esattezza?
La considerazione più ovvia che ci viene da fare è che le decisioni spesso vengono prese senza effettuare analisi attente riguardo al loro impatto sulla profittabilità dell’azienda e sulla struttura dei costi.
È chiaro che in questo modo la probabilità di raggiungere i risultati attesi si abbassa notevolmente.
Eppure la logistica rappresenta una parte significativa dei costi aziendali e, data la sua complessità ed il suo valore competitivo, avrebbe bisogno, forse più di altre funzioni aziendali, di essere monitorata in modo puntuale e frequente.
Se si vogliono raggiungere le performance prefissate è fondamentale misurare i costi logistici associati alla Supply Chain con un processo ciclico che, secondo le indicazioni fornite dal dott. Di Sciorno Paolo della società Festo Consulenza e formazione, deve seguire le seguenti fasi:
Senza un corretto sistema di misurazione non è possibile innescare quel processo di feedback obiettivi da raggiungere – performances effettive che sta alla base di un processo di miglioramento continuo.
Bisogna tenere presente che la misurazione non è fine a se stessa ne è principalmente volta a controllare la produttività dei lavoratori.
Il suo scopo è, infatti, poter identificare le aree di potenziale sviluppo e miglioramento, per definire interventi atti a migliorare la produttività aziendale.
Ma quali sono gli indicatori che permettono di monitorare la logistica?
La risposta non è unica, ma varia da azienda ad azienda.
Comunque qualche indicazione e qualche esempio ce l’hanno forniti Roberto Crippa, responsabile pianificazione operativa e controllo di Bticino, Paolo Manzoni, partner Nextone, e Grazia Barbieri, controllo di gestione in Walvoil.
Innanzitutto è importante che i Key Performance Indicator (KPI) siano:
Alcuni esempi di KPI per la logistica potrebbero essere:
Tutti questi indicatori possono essere analizzati in termini di scostamenti fra valori a budget e valori a consuntivo, ed essere il punto di partenza per individuare eventuali sacche di inefficienza da migliorare.
Sembra quindi che la logistica da “box mover” diventi anche una funzione di controllo gestionale.
Non è che siamo di fronte a una nuova evoluzione di questa funzione?