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Logistica sostenibile con energie rinnovabili: un matrimonio possibile?
Il mercato delle energie rinnovabili sta registrando aumenti vertiginosi. Nel campo della logistica sostenibile, gli impianti fotovoltaici creano nuove opportunità per le aziende e i centri di logistica.


Logistica Sostenibile

Logistica sostenibile utilizzando energia da fonti rinnovabili: un matrimonio possibile?

13 Dicembre 2010

Il mercato delle energie rinnovabili sta registrando aumenti vertiginosi.
Nel campo della logistica sostenibile, l’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili gli impianti fotovoltaici stanno creando nuove opportunità per investitori e gestori di insediamenti commerciali e centri di logistica.

In particolare sono impianti fotovoltaici che, tra tutti gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, allo stato attuale, sono i più versatili e quelli più facilmente adattabili alle diverse superfici su cui vengono installati.

L’Italia, nel 2007 ferma al 2% della potenza installata nel mondo, sta recuperando velocemente il gap: nel 2008 il giro d’affari del fotovoltaico si è aggirato intorno agli 800 milioni di euro per 140MW installati, con una crescita del 500%.
La stabilità degli incentivi statali fa sì che per il 2009 si preveda l’installazione di 250MW e, nel 2010, la previsione si muove tra i 350 e i 500MW.

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La superficie minima del campo fotovoltaico

In particolare, sappiamo che per potere garantire una certa appetibilità all’investimento (e soprattutto per poter ottenere i necessari finanziamenti dalle banche, la cosiddetta “bancabilità” del progetto), piuttosto oneroso per via dei pannelli fotovoltaici e del contratto di appalto per la creazione dell’impianto (“EPC contract”), è necessario che il “campo fotovoltaico” abbia dimensioni estese e possa produrre una quantità di energia tale da fare recuperare l’investimento in non più di 7/8 anni.

A tal fine la produttività dovrà avvicinarsi ad almeno 250Kw, ciò significa che in sud Italia l’impianto dovrà svilupparsi su circa 1 ettaro, ed in nord Italia, dove l’irraggiamento è minore, l’area interessata dovrà avere dimensioni leggermente superiori.

Davanti a questi dati dobbiamo fare due considerazioni: la prima è che le coperture degli edifici a cui abbiamo poc’anzi accennato spesso hanno dimensioni molto estese, il che da solo potrebbe già costituire condizione sufficiente per la profittabilità dell’investimento; la seconda è che se consideriamo che tutta la superficie destinata a parcheggio e/o area di manovra può facilmente essere coperta da tettoie fotovoltaiche, capiamo che le aree appetibili non sono solo quelle su cui sono stati sviluppati gli insediamenti maggiori, ma anche quelle che, a prima vista, potrebbero sembrare meno interessanti.

In particolare, se pensiamo alle grandi aree assolate circostanti supermercati, centri commerciali, interporti, magazzini, ed altri insediamenti di vaste dimensioni, si intende facilmente come la creazione di tettoie fotovoltaiche, oltre a produrre interessantissimi utili, offre un ottimo servizio per i clienti e gli utilizzatori di tali insediamenti: potranno beneficiare di un parcheggio coperto, realizzato gratuitamente, evitando così di lasciare la propria auto o mezzo di trasporto per ore al sole.

Le forme di investimento

 

Inoltre le società che sfruttano questo nuovo tipo di energia propongono ai gestori di centri commerciali, supermercati ed aree a logistica varie e molteplici forme di investimento, che spaziano dalla fornitura all’insediamento di energia a prezzo agevolato, alla costituzione di società partecipate dalla proprietà dell’immobile e dagli sviluppatori per la vendita di energia a terzi, o ancora altre soluzioni intermedie.

Nulla vieta, però, ai gestori di sfruttare direttamente, secondo lo schema dello “scambio sul posto“, la quantità di energia che verrà prodotta all’interno della propria area, e di vendere quella in eccesso, ottimizzando la produttività dell’immobile e tagliando drasticamente le spese di gestione. In altre parole, rendendo molto più appetibile il proprio insediamento.

Le aree più indicate per l’applicazione

Le società che oggi propongono la creazione di questi impianti sono molto interessate ad aree localizzate all’interno di centri abitati o in aree immediatamente periferiche, ciò principalmente per due ragioni: la prima è che sarà più agevole collegare il proprio impianto ad una cabina elettrica (che nelle aree agricole solitamente sono più rare, rendendo più elevate le spese di collegamento), e la seconda perché possono contare su una maggior sicurezza, dovuta alla continua sorveglianza sulle attrezzature.

Infine, gli impianti localizzati nei centri urbani potranno più facilmente essere utilizzati per rifornire di energia altri stabilimenti industriali e commerciali, permettendo al produttore di energia di individuare immediatamente potenziali acquirenti.





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