Nel valutare una soluzione energetica per il magazzino, l’attenzione si concentra spesso su prestazioni, autonomia e costi operativi. Ma il vero potenziale delle batterie agli ioni di litio si rivela quando si osservano i valori intangibili ma strategici: sostenibilità ambientale, comfort operativo e gestione semplificata. È su questi aspetti che si sofferma il white paper “Logistica al piombo o logistica al litio? Questo è il problema.”) , realizzato da Logisticamente.it con il contributo di AB COPLAN e scaricabile nell’area Risorse del sito. Il documento offre una prospettiva ampia sul ruolo evolutivo del litio, non solo come batteria ma come abilitatore di un nuovo modello logistico.
Le batterie al litio, rispetto a quelle al piombo, non generano emissioni nocive durante il funzionamento. Non rilasciano acido, non producono gas da neutralizzare e non richiedono sale batterie ventilate. Questo non solo semplifica la progettazione degli spazi, ma elimina una fonte significativa di inquinamento indoor. Inoltre, il processo di produzione è più pulito, e la filiera di riciclo è già attiva per le batterie esauste, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale complessivo. Come evidenziato nel white paper, il litio risponde in modo più efficace alle crescenti esigenze ESG (Environmental, Social, Governance) che guidano le scelte aziendali moderne.
Un altro aspetto spesso trascurato è il comfort operativo garantito dalle batterie al litio. A differenza delle soluzioni al piombo, che obbligano alla gestione di batterie di riserva e a procedure di ricarica complesse, il litio consente:
Tutto ciò si traduce in minore stress per gli operatori e maggiore sicurezza sul lavoro. Il white paper sottolinea come l’introduzione del litio abbia contribuito a ridurre il tasso di errori operativi e a semplificare la formazione del personale, con effetti positivi anche sulla retention.
Le batterie al litio rappresentano una svolta nella gestione ordinaria del parco mezzi. Non è più necessario eseguire rabbocchi, controlli di densità o pulizie periodiche. Inoltre, le componenti elettroniche integrate consentono un monitoraggio remoto continuo, con notifiche automatiche in caso di anomalie. Come riportato nel white paper, la formula “zero manutenzione” non è uno slogan, ma una condizione operativa reale che libera risorse tecniche e abbatte i costi occulti legati al fermo macchina, al ricambio dei componenti e alla gestione degli interventi non programmati.
Nel calcolo del costo totale di possesso (TCO), la sostenibilità ambientale, il comfort degli operatori e l’azzeramento della manutenzione non sempre emergono come voci contabili. Eppure, questi elementi incidono profondamente sulla qualità complessiva della logistica. Il litio, in questo senso, non è solo un investimento in tecnologia, ma una scelta strategica per costruire un ambiente di lavoro moderno, sicuro e a prova di futuro.
Per approfondire nel dettaglio l’impatto ambientale e operativo delle batterie al litio, è possibile consultare il white paper “Logistica al piombo o logistica al litio? Questo è il problema.”, disponibile su Logisticamente.it, sezione Risorse.
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