Nel settore della logistica e dei trasporti su strada, la perdita di controllo di macchinari, utensili e attrezzature rappresenta una delle principali cause di infortuni gravi e mortali. Secondo i dati raccolti nella campagna 2024 del SLIC, questi episodi colpiscono soprattutto i conducenti di mezzi pesanti impegnati nelle operazioni di carico e scarico in aree di stoccaggio. Le conseguenze possono essere drammatiche: schiacciamenti, cadute dall’alto, collisioni e ribaltamenti. Spesso il denominatore comune è l’assenza di procedure di lavoro sicure e la mancata valutazione dei rischi specifici.
Gli incidenti non sono mai frutto del caso, esistono quattro macro-aree di rischio:
L’interazione tra questi elementi crea un terreno fertile per il verificarsi di situazioni pericolose, soprattutto in contesti in cui le aziende non comunicano efficacemente tra loro.
Per arginare il fenomeno è essenziale un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori della filiera logistica. Di seguito una serie di misure preventive suddivise per ruoli.
Le imprese che forniscono o ricevono la merce devono:
Le società di trasporto hanno il compito di:
I conducenti, infine, devono:
Investire nella formazione, nella comunicazione tra aziende e nell’adozione di protocolli operativi condivisi non è più un’opzione, ma una necessità. Una logistica moderna deve saper coniugare efficienza operativa e tutela delle persone. Ogni intervento mirato alla riduzione degli infortuni è, di fatto, un investimento sulla continuità del business, sulla reputazione aziendale e sul benessere di chi ogni giorno lavora nei nodi più critici della supply chain.
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