Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
Logistica marittima: una nuova rotta industriale per l’Europa
SEA Europe e CPMR sollecitano un piano europeo per rilanciare la manifattura e la sovranità marittima


Trasporti Nazionali e Internazionali

Logistica marittima: una nuova rotta industriale per l’Europa

7 Maggio 2025

Nel panorama economico globale, la logistica marittima torna a essere un asset strategico per l’Europa. A lanciare l’allarme sono SEA Europe – l’organizzazione che rappresenta cantieri e produttori marittimi – e la CPMR, che raccoglie le regioni marittime periferiche dell’Unione. Il loro appello congiunto mira a rilanciare il ruolo della manifattura marittima europea all’interno della strategia industriale comunitaria. Secondo le due organizzazioni, trascurare il comparto significherebbe cedere ulteriore terreno ai colossi asiatici, oggi dominanti grazie a investimenti pubblici massicci e politiche industriali coerenti.

Innovazione e portualità al centro della strategia

Il manifesto redatto da SEA Europe e CPMR non si limita a dichiarazioni d’intenti, ma propone un’azione concreta. Tra le priorità, emerge la necessità di rafforzare i finanziamenti pubblici e privati per l’innovazione navale, con un focus su tecnologie a zero emissioni. Le organizzazioni chiedono un quadro normativo più favorevole per la costruzione e l’ammodernamento di navi sostenibili e una nuova visione per i porti: non più solo snodi logistici, ma hub industriali avanzati, capaci di generare occupazione, know-how e valore aggiunto per i territori.

Verso una governance industriale integrata

In un’epoca segnata da transizioni gemelle – ambientale e digitale – SEA Europe e CPMR ritengono che l’UE debba superare la frammentazione attuale per adottare una governance industriale integrata. Ciò significa allineare politiche energetiche, coesione territoriale, innovazione tecnologica e sviluppo industriale in un’unica strategia condivisa. L’obiettivo è chiaro: garantire autonomia strategica e resilienza alla filiera marittima europea. Con i porti in prima linea, la logistica diventa parte integrante del rilancio produttivo europeo.

L’industria marittima come leva per la competitività

Secondo SEA Europe e CPMR, l’Europa è a un bivio. O si sceglie di investire con decisione nella reindustrializzazione blu, oppure si rischia di perdere una fetta rilevante di export, occupazione e leadership tecnologica. Il manifesto sottolinea come la sovranità industriale marittima sia oggi in pericolo, schiacciata tra tensioni geopolitiche e fragilità nelle catene di fornitura. La logistica marittima può diventare la chiave per una ripresa sostenibile, resiliente e autonoma: ma servono scelte politiche coraggiose e coordinate.

Una scelta strategica per il futuro dell’Europa

Il momento per agire è ora. La revisione della strategia industriale europea e l’attuazione del Green Deal offrono l’occasione per inserire la blue economy tra le priorità dell’agenda comunitaria. SEA Europe e CPMR propongono di cogliere questa opportunità per riposizionare il mare come volano di sviluppo e competitività. Solo così l’Unione potrà affrontare con successo le sfide globali e costruire un modello industriale in grado di coniugare sostenibilità, innovazione e sicurezza economica.

Ricevi la newsletter gratuita per rimanere aggiornato sulle ultime novità del mondo della logistica





A proposito di Trasporti Nazionali e Internazionali