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Vestas Blades Italia si aggiudica la Piastra logistica di Taranto
L'Autorità Portuale preferisce l'offerta del produttore di turbine danese rispetto a quella di Itpl Logistics. In sospeso il ricorso di Tecnomec


Trasporti Nazionali e Internazionali

Vestas Blades Italia si aggiudica la Piastra logistica di Taranto

11 Settembre 2024

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha assegnato la gestione della Piastra logistica di Taranto a Vestas Blades Italia, filiale del gruppo danese Vestas Wind Systems, leader globale nella produzione di turbine eoliche.
La decisione è stata presa dopo aver confrontato la proposta dell’azienda con quella concorrente di Itpl Logistics, società polacca di recente costituzione.
Il progetto di Vestas Blades è risultato vincente per la sua esperienza nel settore eolico e la solida capacità economico-finanziaria, elementi chiave per il rilancio del porto.

Un progetto solido e sostenibile

Vestas Blades Italia ha presentato un piano dettagliato e sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale.
Con un capitale sociale di oltre 21 milioni di euro e il supporto del gruppo madre, Vestas si è impegnata a investire nel miglioramento delle infrastrutture portuali, garantendo un rapido avvio delle operazioni logistiche.
Parte dei componenti utilizzati nella produzione verranno importati direttamente dal Porto di Taranto, generando un impatto positivo sull’economia locale e creando opportunità occupazionali.

Il confronto con Itpl Logistics

La proposta di Itpl Logistics, al contrario, è stata considerata meno competitiva.
La società, con un capitale sociale di soli 10.000 euro, è stata ritenuta poco solida dal punto di vista finanziario per affrontare i costi fissi della concessione demaniale marittima.
Inoltre, il piano di Itpl non prevedeva investimenti significativi nelle infrastrutture portuali esistenti, limitandosi a un traffico annuo stimato di 18.000 TEU, con una potenziale espansione futura.
Tuttavia, l’assenza di un progetto concreto e di solide garanzie finanziarie ha portato l’Autorità Portuale a scartare la sua offerta.

Non è ancora conclusa la vicenda per Tecnomec, la terza azienda in corsa per la concessione.
Il suo progetto è stato rifiutato dall’Autorità Portuale per mancanza di documentazione completa.
Tecnomec ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, che dovrà pronunciarsi a breve sul rigetto del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia.

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