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Crisi logistica e impatto economico: analisi del traffico marittimo e terrestre in Italia
L'Italia affronta una perdita di 12 miliardi di euro a causa delle disfunzioni logistiche globali e delle politiche UE. Scopri di più


Trasporti Nazionali e Internazionali

Crisi logistica e impatto economico: analisi del traffico marittimo e terrestre in Italia

6 Maggio 2024

Nell’ultimo anno, il settore logistico globale ha subito trasformazioni significative, con un impatto diretto sull’economia italiana.
I conflitti geopolitici, come la guerra di Gaza e le tensioni russo-ucraine, hanno alterato le rotte tradizionali del trasporto marittimo e terrestre, con riflessi negativi sul traffico agroalimentare nel Mediterraneo e sul traffico ferroviario Europa-Asia.

Guerra, blocco di Suez e lotta alla CO2: quale impatto sul traffico marittimo, autotrasporto e traffico ferroviario?

Il Canale di Suez, punto nevralgico per il commercio tra Asia ed Europa, ha visto una diminuzione del 20% nel traffico marittimo, principalmente a causa delle restrizioni imposte dal conflitto israelo-palestinese.
La situazione ha costretto molte navi a deviare per il Capo di Buona Speranza, allungando i tempi di viaggio e aumentando i costi operativi.
Inoltre, le politiche ambientali europee, come la tassa sulle emissioni di CO2, hanno portato a un incremento dei costi di trasporto, influenzando negativamente la competitività dei porti italiani rispetto a quelli extraeuropei.
Parallelamente, il settore del trasporto su gomma in Italia ha registrato una perdita di 12 miliardi di euro.
I blocchi nei valichi alpini e le ridotte attività nei porti italiani hanno limitato severamente la movimentazione delle merci, aggravando la situazione economica degli autotrasportatori italiani.
Questo contesto ha reso il trasporto terrestre meno efficiente e più costoso, con ripercussioni a catena su tutta l’economia nazionale.
In risposta alla crisi delle rotte marittime, si è assistito a un raddoppio delle rotte ferroviarie lungo i corridoi della Belt & Road.
Sebbene questa alternativa sia più costosa e offra una capacità di carico inferiore rispetto al trasporto marittimo, ha il vantaggio di ridurre significativamente i tempi di trasporto tra Europa e Asia.
Questo cambiamento sta richiedendo significativi investimenti infrastrutturali per espandere e migliorare le linee ferroviarie esistenti.

L’Italia, a fronte di questi cambiamenti, si trova a dover ripensare la propria strategia logistica per mitigare gli impatti economici e ambientali.
La sfida sarà quella di integrare in modo più efficace le diverse modalità di trasporto e di adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche globali per mantenere la sua posizione nel commercio internazionale.

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