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Classifica dei porti europei più attivi: ecco la Top 10
Scopri l'analisi approfondita sulle movimentazioni dei principali porti europei nel trasporto marittimo


Trasporti Nazionali e Internazionali

Classifica dei porti europei più attivi: ecco la Top 10

2 Maggio 2025

Nell’ultimo aggiornamento del traffico di merci nei porti europei, appena rilasciato da Eurostat, emerge un quadro dominato dai colossi del Nord Europa.
La relazione, parte dell’edizione 2024 del rapporto “Key figures on European transport 2024” , mette in luce la robustezza del settore marittimo del vecchio continente, anche nel risveglio dalla crisi pandemica.

Introduzione al trasporto marittimo europeo

Il trasporto marittimo rappresenta una componente cruciale per il commercio internazionale dell’Unione Europea. Nel 2023, i porti dell’UE hanno gestito complessivamente 3,4 miliardi di tonnellate di merci, registrando una diminuzione del 3,9% rispetto al 2022. Questa flessione evidenzia le sfide affrontate dal settore, pur sottolineando l’importanza continua dei porti europei nel facilitare gli scambi globali.

Classifica dei principali porti europei per tonnellaggio di merci movimentate

Di seguito, la classifica dei primi dieci porti europei in base al peso lordo delle merci movimentate nel 2022 e 2023:

  1. Rotterdam (Paesi Bassi): 402 milioni di tonnellate nel 2023 (427 milioni di tonnellate nel 2022);
  2. Anversa-Bruges (Belgio): 242 milioni di tonnellate nel 2023 (254 milioni di tonnellate nel 2022);
  3. Amburgo (Germania): 100 milioni di tonnellate nel 2023 (103 milioni di tonnellate nel 2022);
  4. Amsterdam (Paesi Bassi): 81 milioni di tonnellate nel 2023 (95 milioni di tonnellate nel 2022);
  5. Gdańsk (Polonia): 80 milioni di tonnellate nel 2023 (63 milioni di tonnellate nel 2022);
  6. Algeciras (Spagna): 79 milioni di tonnellate nel 2023 (81 milioni di tonnellate nel 2022);
  7. HAROPA (Francia): 76 milioni di tonnellate nel 2023 (79 milioni di tonnellate nel 2022);
  8. Marsiglia (Francia): 67 milioni di tonnellate nel 2023 (67 milioni di tonnellate nel 2022);
  9. Costanza (Romania): 67 milioni di tonnellate nel 2023 (57 milioni di tonnellate nel 2022);
  10. Valencia (Spagna): 62 milioni di tonnellate nel 2023 (64 milioni di tonnellate nel 2022);

Analisi delle tendenze nei principali porti

Nel 2023, i porti di Rotterdam e Anversa-Bruges hanno mantenuto le prime posizioni, gestendo rispettivamente l’11,9% e il 7,2% del totale delle merci movimentate nei porti dell’UE. Tuttavia, entrambi hanno registrato una diminuzione nel volume di merci rispetto al 2022, con Rotterdam che ha visto una riduzione di 25 milioni di tonnellate e Anversa-Bruges di 12 milioni di tonnellate. Al contrario, il porto di Gdańsk in Polonia ha mostrato una crescita significativa, aumentando il volume di merci movimentate da 63 milioni di tonnellate nel 2022 a 80 milioni nel 2023, evidenziando un’espansione del 27%. Anche il porto di Costanza in Romania ha registrato una crescita notevole, passando da 57 milioni di tonnellate nel 2022 a 67 milioni nel 2023, con un incremento del 17,5%.

Contributo dei principali porti al totale del traffico marittimo dell’UE

I dieci porti principali hanno contribuito complessivamente al 37,2% del traffico marittimo totale dell’UE nel 2023. Questo dato sottolinea l’importanza strategica di questi hub nel facilitare il commercio internazionale e la distribuzione delle merci all’interno dell’Unione Europea.

Implicazioni per la logistica europea

Le dinamiche osservate nei principali porti europei tra il 2022 e il 2023 offrono spunti significativi per gli operatori logistici. La crescita di porti emergenti come Gdańsk e Costanza suggerisce un possibile riequilibrio nelle rotte commerciali e nelle strategie di distribuzione. Allo stesso tempo, le flessioni registrate in porti storicamente dominanti indicano la necessità di adattarsi a un panorama commerciale in evoluzione, influenzato da fattori economici, geopolitici e ambientali. Per rimanere competitivi, gli operatori del settore dovranno monitorare attentamente queste tendenze e adattare le proprie strategie operative di conseguenza.

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