La gestione della supply chain, ovvero la catena di approvvigionamento di beni e servizi, nelle aziende sanitarie è un tema di fondamentale importanza, sottoposto recentemente a un’analisi dettagliata dal Cerismas (Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario) dell’Università Cattolica.
Gli studi si sono concentrati sulla creazione di sinergie efficaci tra le aziende sanitarie e i loro fornitori, puntando a migliorare l’efficienza operativa.
I risultati dell’analisi hanno rivelato una tendenza all’adozione di numerose soluzioni innovative come le strategie just in time, la pianificazione condivisa delle previsioni di consumo, l’uso del conto deposito informatizzato, una gestione proattiva degli articoli in scadenza, e l’applicazione del vendor managed inventory.
Queste pratiche, prevalentemente focalizzate su dispositivi medici e materiali chirurgici, si basano spesso sull’uso di tecnologie di identificazione automatica come l’RFID.
L’adozione di queste pratiche innovative porta a miglioramenti significativi nelle prestazioni logistiche dei fornitori, con una maggiore tempestività e precisione nelle consegne, e una conseguente riduzione dei costi di gestione delle scorte e dello spazio destinato ai magazzini.
La ricerca ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione e standardizzazione dei processi come prerequisiti fondamentali per l’implementazione di tali pratiche.
Un secondo studio ha esaminato le implicazioni di una specifica prassi di collaborazione chiamata “gestione in service“.
In questo modello, l’azienda sanitaria affida al fornitore la gestione del suo magazzino, garantendogli uno spazio dedicato all’interno della sua struttura.
In questo scenario, il fornitore detiene la proprietà delle scorte fino a quando non viene emesso un ordine di rifornimento, spesso evaso in tempi brevissimi.
La gestione in service offre molti vantaggi, tra cui la riduzione drastica dei costi legati alla gestione delle scorte e degli articoli in scadenza, e l’eliminazione delle procedure programmate non eseguite a causa della mancanza di materiali.
Si registra anche una significativa diminuzione del tempo impiegato dal personale infermieristico e amministrativo in attività logistiche e processi di acquisto.
Inoltre, questo modello consente l’ampliamento dell’offerta di prodotti e un aggiornamento tecnologico costante.
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