La logistica è un settore strategico per l’Italia, non solo perché da sola contribuisce a oltre il 7% del PIL ma anche perché è lo strumento delle aziende italiane per esportare eccellenza all’estero.
Alla luce delle stime che prevendono rincari per logistica e trasporti per tutto il 2022, con una possibile stabilizzazione nella seconda metà dell’anno, Confindustria è in stato di allarme.
Anche perché a causa di questi rincari è previsto per i Paesi del G20 un aumento extra dei prezzi al consumo dell’1,5%, legato a un rincaro dell’11% delle importazioni.
Questa tendenza è destinata ad estendersi nel 2022 anche in ragione dell’aumento dei costi dei carburanti.
Leggi l’articolo con gli ultimi aggiornamenti sulla situazione degli scioperi in Italia
Durante il secondo semestre 2021 è emersa, inoltre, la carenza di autisti associata a un ritardo delle consegne dei veicoli industriali (elemento che ha caratterizzato tutto il settore automotive).
Se a questo si uniscono i costi raddoppiati o addirittura triplicati per il trasporto transoceanico dei classici container da 20 piedi si può ben capire come sia il mondo della logistica sia quello imprenditoriale siano allertate da questa situazione.
Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte, ha dichiarato: “La logistica e la mobilità delle merci deve essere posta come tassello centrale della crescita economica dal Governo nazionale e regionale: chiediamo una stretta vigilanza e interventi per calmierare l’andamento dei prezzi dei carburanti, trasporti e logistica sono essenziali all’industria, alla distribuzione e alla crescita del Pil. Dovremmo lavorare all’eliminazione dei colli di bottiglia e delle strozzature stradali, ferroviarie e portuali. Così tempi di accesso e trasbordo dei mezzi ai porti ed interporti riducono la competitività di tutte le nostre filiere produttive“.
Vuoi conoscere in anteprima le notizie pubblicate su Logisticamente.it?
Ricevi la newsletter gratuita per rimanere aggiornato sulle ultime novità del mondo della logistica