Nel 2021 la logistica per l’e-commerce relativa ai prodotti Health&Pharma in Italia ha raggiunto un valore di 1,5 miliardi di euro: una crescita del 43,3% rispetto al 2020, con 18 milioni di italiani che hanno acquistato online articoli per la salute e farmaci online, di cui 5,6 milioni in maniera abituale in crescita rispetto al 2020 del +20,7%.
Sono queste le evidenze che saltano subito all’occhio dallo studio elaborato dall’Osservatorio Netcomm sul digital Health&Pharma sul mercato online dell’healthcare.
La ricerca, realizzata con il sostegno di Aboca, Farmacie Italiane, Human Highway e Nestlé, è stata condotta nel settembre 2021 per rilevare l’evoluzione dei comportamenti digitali dei consumatori italiani nell’H&P negli ultimi dodici mesi.
I prodotti più acquistati online sono vitamine (integratori e potenziatori), prodotti di ottica (occhiali da vista e lenti a contatto) e prodotti naturali per la salute: oltre il 46% degli acquisti online nel settore H&P è imputabile a queste tre categorie.
Le motivazioni che hanno spinto i consumatori verso il canale online sono due: la convenienza (risparmio, offerte) e la comodità di ricevere i prodotti direttamente a casa (in crescita del +28% rispetto al periodo precedente).
A tal proposito la logistica gioca un ruolo cruciale, i consumatori di prodotti health&pharma desiderano un corriere affidabile, veloce e, soprattutto, conveniente.
Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, ha commentato i risultati dello studio affermando: “Il digitale sta riconfigurando tutti i processi legati ai presidi diagnostico-terapeutici e alla relazione tra le strutture socio-sanitarie. Quello che è successo nel 2020 e che viviamo ancora nel 2021 va infatti ben oltre i nuovi modelli multicanale della distribuzione farmaceutica. Gli italiani si sono già abituati a usare servizi e canali digitali per la propria salute: il 62% degli acquirenti di prodotti H&P ha prenotato online visite e altre prestazioni sanitarie; il 32% ha usato App per gestire aspetti legati alla salute e percorsi sanitari; il 29% ha chattato con uno specialista; il 22% ha fatto un consulto sanitario online; e oltre il 60% degli intervistati ritiene che il digitale possa rendere più semplici, veloci e di migliore qualità i servizi e le prestazioni mediche”.
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