Continua la strategia messa in atto dal Governo per supportare le aziende nei processi di rinnovamento e potenziamento delle infrastrutture.
A tal proposito nel 2021 sono aumentati gli incentivi fiscali messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico che grazie al “Piano Industria 4.0”, ha stabilito dei crediti d’imposta dal 50% al 95% per le aziende che investono per beni strumentali nuovi rispondenti ai criteri previsti dalla relativa normativa.
Si tratta di un’azione introdotta per agevolare sia lo sviluppo digitale sia tecnologico delle imprese, un modo per supportare la crescita della competitività delle aziende italiane.
Tra i beni che possono rientrare tra quelli previsti dalla normativa troviamo i carrelli elevatori dotati della tecnologia di monitoraggio e controllo del mezzo e tecnologie per l’automazione del magazzino, strumenti indispensabili per ogni azienda del settore della logistica e dei trasporti.
Con la legge di Bilancio 2021 il Credito di Imposta per le aziende che compiono investimenti per l’acquisto di beni strumentali nuovi è passato dal 40% del 2021 al 50%, un incentivo destinato a tornare al 40% il prossimo anno.
Per quanto riguarda le aziende ubicate al Sud queste hanno diritto a un credito d’imposta extra fino al 45% per gli investimenti in beni strumentali cumulabile al bonus del “Piano Industria 4.0”.
Nel dettaglio le aziende situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna hanno diritto a un ulteriore credito d’imposta fino al 25% per le grandi imprese, fino al 35% per le imprese di medie dimensioni e fino al 25% per piccole imprese.
Per le imprese del Molise e l’Abruzzo il bonus “extra” è del 10% per le grandi aziende, 20% per le medie e 30% per le piccole.
Per usufruire delle agevolazioni previste dal “Piano Industria 4.0” è necessario effettuare gli acquisti entro il 31 dicembre 2021 oppure versare un acconto pari ad almeno il 20% entro il 2021 e concludere l’acquisto entro il 30 giugno 2022.
Il credito ottenuto può essere utilizzato in compensazione su F24 a partire dall’anno di interconnessione dei beni ed è fruibile anche in assenza di reddito imponibile.
Per maggiori dettagli sul funzionamento degli incentivi si invita a leggere la normativa completa.