Il settore dei trasporti ha sempre sostenuto il Paese anche nei difficili mesi del lockdown senza tirarsi indietro.
Dopo mesi di lavoro svolto in condizioni difficili gli autisti dei mezzi del comparto logistico continuano a lavorare in condizioni difficili, non tanto per il rischio di contagio ma per la mancanza dei servizi necessari per vivere dignitosamente anche quando si è in viaggio.
Gli autisti sono costretti a consumare i loro pasti in piedi all’estero del locale senza la possibilità di sedersi e poter pranzare/cenare seduti ad un tavolo, nemmeno dopo tante ore di viaggio.
Stesso discorso per i servizi igienici, gli autisti necessitano di questo tipo di servizi nel corso delle loro missioni.
Se in un primo momento lavorare in condizioni così difficili lo si faceva di buon grado per sostenere la nazione ora iniziano a manifestarsi i primi malumori di un comparto che meriterebbe più attenzione e rispetto della dignità umana e dei lavoratori.
Questo il commento di Fabio Vignali, socio della Vignali Trasporti, che in un’intervista lamenta l’assenza di interesse del mondo politico verso gli autisti del settore della logistica.
Per fortuna il comparto della logistica e dei trasporti dal punto di vista economico ha retto, nonostante cali dovuti alla pandemia, questo però non deve far dimenticare le difficoltà di chi opera ogni giorno sulle strade, afferma Fabio Vignali.
Con bar e ristoranti chiusi spesso per gli autisti il momento dei pasti diventa un momento di sconforto, continua Vignali.
Inoltre, come è giusto, molto spesso le aziende dove si procede al carico o allo scarico del veicolo spesso impediscono agli autisti di accedere alle macchinette, neppure per un caffè.
Una situazione non più sostenibile per gli operatori del settore.