In un clima teso e difficile come quello che abbiamo appena vissuto – e che in parte stiamo ancora vivendo – la logistica e i trasporti si sono confermati due dei settori centrali dell’economia italiana.
Grazie alle imprese che lavorano nell’ambito logistico e agli autotrasportatori, che non si sono mai fermati un attimo mettendo a rischio anche la propria salute, l’Italia è riuscita a tenere i motori accesi anche durante il lockdown.
Grazie all’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici, innovativi e digitali, è stato possibile per molte imprese ottimizzare e gestire al meglio i flussi di distribuzione delle merci, rendendo i trasporti più sicuri.
Uno dei metodi più usato è quello del tenere traccia delle spedizioni.
Ma come è possibile monitorare in maniera intelligente il traffico di merci in entrata e in uscita, migliorando la qualità e la velocità? Una soluzione può essere quella di utilizzare la logistica integrata con la supply chain.
La gestione integrata della catena di approvvigionamento prevede infatti l’uso di un sistema centralizzato per migliorare le attività logistiche e di trasporto.
Utilizzando questo metodo è possibile migliorare l’efficienza di un’azienda, facilitare la collaborazione con i partner, rafforzare la fidelizzazione con fornitori e clienti e allo stesso tempo risparmiare sui costi.