Ogni anno in tutta l’Unione Europea vengono generate circa 88 milioni di tonnellate di cibo, di cui il 40% non riesce a raggiungere il mercato.
Le cause degli sprechi vanno dall’eccesso di scorte dovuto a ritardi o errori nelle previsioni di vendita e negli ordini, a perdite di tempo durante la distribuzione, fino a modelli di trasporto inefficienti.
Come è possibile ridurre gli sprechi alimentari senza conoscere esattamente lo stato e le condizioni dei prodotti e dell’inventario lungo l’intera supply chain?
Amir Harel, General Manager di Visibility Solutions presso Zetes, spiega come la visibilità totale e in tempo reale, basata sui dati della supply chain, possa aiutare a ridurre gli sprechi alimentari.
Secondo un recente studio condotto da Sapio – società Londinese leder nelle ricerche di mercato – per conto di Zetes, ben il 94% delle organizzazioni intervistate ritiene di non disporre di trasparenza lungo tutta la supply chain.
Sempre secondo lo studio, il 79% ritiene che una maggiore visibilità si tradurrebbe in una drastica riduzione degli sprechi.
Si stima che ottimizzando le supply chain si potrebbero risparmiare 240 miliardi di euro solo riducendo gli sprechi di prodotti alimentari.
Ad esempio, ridurre i percorsi con veicolo vuoto, migliorare i tassi di consegne completate al primo tentativo, ridurre al minimo inutili spostamenti di merci tra i punti vendita, evitare controversie con i clienti per previsioni o ordini, ottimizzare i percorsi di consegna.
Per migliorare trasparenza e tracciabilità, un aiuto viene dalla tecnologia: se i dati vengono condivisi in tempo reale lungo tutta la filiera, spiegano da Zetes, le aziende possono gettare le basi per una migliore collaborazione, fondata su connessioni più forti e previsioni dinamiche altamente affidabili.
Vuoi saperne di più sul tema della logistica alimentare? Partecipa il 23 ottobre al convegno gratuito Logisticamente On Food all’interno di Cibus Tec. Clicca qui per iscriverti e ottieni l’ingresso omaggio a Cibus Tec