Le Autostrade del Mare funzionano.
Ogni anno, i servizi di questo tipo operati dagli armatori in Italia consentono di evitare che si riversi in atmosfera una quantità di anidride carbonica equivalente a quella prodotta in 12 mesi dal traffico urbano di una città di 1 milione di abitanti.
Secondo la RAM, la società che si occupa proprio delle Autostrade del Mare, dal 2014 al 2017 il traffico di merci ‘ro-ro’, quindi di camion e semirimorchi trasportati a bordo di navi traghetto, è aumentato del 24%, mentre quello ‘ro-pax’, ovvero di passeggeri e auto privati, è cresciuto del 21%.
Ad oggi, da questo punto di vista, l’Italia possiede la più grande flotta mondiale di navi traghetto ro-ro e ro-pax.
I benefici di questo sistema sono sostenuti anche dal Governo italiano, che nel 2015 ha approvato l’introduzione del Marebonus: uno stanziamento di 118 milioni di euro destinati a sostenere l’apertura di nuovi collegamenti di Autostrade del Mare – o il potenziamento di quelli esistenti – durante il biennio 2017-2018.
Secondo Ennio Cascetta, Amministratore unico di RAM, grazie a questo schema di incentivi l’offerta di stiva sui servizi di Autostrade del Mare crescerà di 104.800 metri lineari aggiuntivi alla settimana (+7,5%).
I 118 milioni di contributi pubblici attiveranno infatti 531,8 milioni di investimenti complessivi in nuove linee ro-ro, grazie alle quali sarà possibile togliere dalla strada ulteriori 190.000 camion all’anno.