Un tema molto dibattuto, quello dell’intermodalità, e ad un punto di svolta nel nostro Paese, secondo le parole di Sergio Crespi, Direttore Generale di Interporto Bologna Spa.
La carenza di infrastrutture (o la loro pessima condizione) portano al ribasso l’economia della Penisola, a cui si sta cercando di porre rimedio tramite vari adeguamenti.
Crespi si è espresso in merito agli obiettivi e ai progetti futuri di Interporto, realtà affermata e in continua espansione, anche grazie alla recente collaborazione con Mercitalia, il nuovo servizio di merci Alta Velocità.
Vuoi scoprire di più sul servizio Mercitalia Fast? Leggi qui.
Avviato il 7 novembre scorso, Mercitalia Fast permette di far viaggiare le merci in tutta sicurezza e puntualità sulla tratta Bologna Interporto – Marcianise e viceversa in 3 ore e 30 minuti.
Intervistato da Logisticamente, Crespi ha raccontato vantaggi e benefici di un servizio rivolto al futuro.
“Per quanto riguarda Mercitalia Fast – ha dichiarato il Direttore – i progetti imminenti si confermano nel testare il treno sulla tratta Bologna Interporto-Marcianise, e successivamente, nel 2019, introdurre un secondo treno con la possibilità di caricare pallet a bordo”.
Il piano strategico 2019-2021 prevede di realizzare un network ferroviario nazionale e internazionale che farà di Interporto Bologna un hub di rilancio gateway dal Sud al Nord.
Un biennio intenso, quello 2017-2018, dal punto di vista del rilancio del trasporto ferroviario dell’Interporto di Bologna: “Nel 2017, Interporto ha introdotto il treno Bologna-Bari, assumendosi il rischio di commercializzare e di occupare dieci slot e noleggiando casse intermodali per offrire il servizio door to door: il tutto, finalizzato a portare in Interporto nuove relazioni ferroviarie e ingenerare così un circolo virtuoso”, ha affermato Crespi.
Nello scorso ottobre si è avuto il raddoppio della relazione internazionale Bologna – Zeebrugge (Belgio): “Nato a giugno 2018, segna la rinascita dei collegamenti internazionali da Bologna, connettendo due aree geografiche estremamente importanti nel panorama economico europeo; la frequenza del nuovo collegamento arriverà entro fine anno a 3 circolazioni a settimana, con l’obiettivo di diventare giornaliero nel corso del 2019.
Nel triennio 2019-2021 l’idea progettuale del nuovo reticolo ferroviario si basa, infatti, sull’ottimizzazione di tutte le relazioni, aumentando le frequenze settimanali, cercando di portarle a 5/7 e arrivando ad un’occupazione di tutte al 90%”.
A dicembre invece verrà attivato il nuovo servizio ferroviario Chieti – Bologna – Wuppertal e viceversa, che prevede inizialmente una coppia di treni a settimana che diventeranno tre nell’arco di sei mesi.
“Sommando i miglioramenti infrastrutturali della rete ferroviaria alle politiche comunitarie – ha spiegato il Direttore – si può quindi affermare che Interporto Bologna entrerà nel circolo virtuoso del rilancio ferroviario grazie ad un abbassamento della Gronda, in quanto i citati terminal ferroviari del Nord Italia non riusciranno ad assorbire l’intero flusso di merci che la galleria del Gottardo e quella del Monte Ceneri riceveranno.
A ciò, si aggiunge che da Sud arriverà più merce via ferrovia grazie alla linea adriatica a P400: l’Interporto di Bologna si troverà, quindi, nella confluenza di queste arterie di traffico”.
Nel 2019, Interporto entrerà a pieno titolo in una nuova fase che prevede un peso sempre maggiore delle attività di servizio legate ai tre terminal ferroviari, che ne qualificano la sua funzione di gateway a supporto del trasporto intermodale a lunga percorrenza.
Vuoi tenerti aggiornato sui servizi offerti da Interporto? Visita il sito www.interporto.it