Il costo umano del crollo del ponte Morandi di Genova è stato di 43 vite.
Quarantatré uomini e donne che sono stati strappati dall’affetto della propria famiglia.
C’è tuttavia un altro costo, economico, che dopo l’emergenza dei primissimi giorni continua a gravare sulle spalle delle attività liguri (e non solo).
Sono 1.432 – e tra queste almeno 95 con più di 50 dipendenti – le aziende che finora hanno patito danni diretti o indiretti dal crollo del ponte Morandi.
Il dato arriva direttamente da Regione Liguria, Comune di Genova e Camera di Commercio.
Sono invece 40 le aziende che hanno subito danni diretti e che si trovano nella zona rossa: i 40 imprenditori coinvolti sono stati incontrati dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, che ha spiegato come la Regione Liguria stia lavorando per far fronte all’emergenza e segnalare i danni subiti, così da garantire alle aziende strumenti di supporto calibrati.
Di fondamentale importanza dunque il supporto che gli enti pubblici daranno alle realtà genovesi. L’aiuto arriverà anche dalla Camera di Commercio, come ha puntualizzato Benveduti, ma anche dalla stessa Società Autostrade: “Alcuni imprenditori presenti all’incontro ci hanno rivelato che società Autostrade vorrà provvedere a un ristoro iniziale dei danni subiti dalle aziende: un segnale importante che fa ben sperare per il futuro”.