A poco più di un anno dall’entrata in vigore del “Piano Calenda” su Industria 4.0, gli investimenti delle imprese hanno registrato un aumento dell’11%, per un totale lordo di 80 miliardi di euro.
Questo è ciò che emerge dallo studio di The European House Ambrosetti presentato al convegno inaugurale della fiera A&T a Torino.
Dalla ricerca emerge che il Piano per lo sviluppo delle tecnologie digitali nelle imprese 4.0 è risultato credibile e compatto: tant’è che l’Hub dell’innovazione digitale di Confindustria e Rete Imprese Italia, su cui sono stati investiti 170 milioni, i Competence Center, che conta su 40 milioni, e i Digital Business Points allestiti presso le Camere di Commercio, sono intervenuti attivamente, sviluppando capacità e competenze delle imprese.
In testa al gradimento delle imprese tra le misure del governo c’è l’iper-super ammortamento.
Con la Legge di Bilancio 2018 è stata riconferma l’opportunità per le aziende di usufruire dei benefici ottenuti dall’iperammortamento del 250% e dal superammortamento del 130% per l’acquisto di beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, da impiegare nei processi di produzione.
In particolare, il superammortamento consente ai titolari di un reddito d’impresa una supervalutazione del 130% degli investimenti in beni strumentali nuovi acquistati o in leasing: il costo di acquisizione subisce una maggiorazione del 30% generando un aumento della quota annua di costo fiscalmente deducibile e di un risparmio in termini di imposte.
Nel superammortamento rientrano quei beni i cui investimenti sono effettuati nel periodo che va dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 oppure fino al 30 giugno 2019 (se entro il 31 dicembre 2018 l’ordine risulta accettato dal venditore e l’acquirente ha versato un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione).
Tali beni sono elencati nell’allegato B della Legge di Bilancio e tra questi figurano i software e i sistemi IT tra cui:
Tra questi rientrano i software e i sistemi utilizzati nella logistica, come: