Dal primo luglio sulle strade di Pechino prenderà il via il sistema di monitoraggio della circolazione su strada più esteso al mondo.
Con l’utilizzo della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) i veicoli in fase di registrazione verranno dotati di un chip che, posizionato sul parabrezza del veicolo, permetterà di tracciarne gli spostamenti.
I segnali, ricevuti da appositi dispositivi installati lungo le strade cinesi, saranno elaborati e trasferiti al ministero della Sicurezza Pubblica, comunicando il numero di targa e il colore dell’automobile.
Il controllo su strada sarà meno efficace di quello effettuato tramite GPS, poichè meno costante, ma permetterà di potenziare l’attuale sistema di monitoraggio tramite telecamere (176 milioni di occhi elettronici sul territorio nazionale).
Insorge Human Rights Watch, che sostiene il traffico cinese non giustifichi una misura di controllo così drastica e accusa Pechino di mettere in campo “un altro strumento nella cassetta degli attrezzi della sorveglianza di massa”.