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“Lavoro e tecnologie”: creato lo Speedhub per valorizzare il territorio e la logistica italiana
Avviato da Confindustria il progetto Closed Loop Supply Chain per una logistica più efficiente e sostenibile


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“Lavoro e tecnologie”: creato lo Speedhub per valorizzare il territorio e la logistica italiana

12 Giugno 2018

Verona come centro nevralgico degli scambi globali, lo snodo che meglio di altri riuscirà a unire economie, consumi e mercati in un’ottica di piena efficienza e sostenibilità.
È questo l’obiettivo di Speedhub, il Digital Innovation Hub figlio del Piano Industria 4.0 fondato nel 2017 da Confindustria Verona con sette soci: Assoimprenditori Alto Adige, Confindustria Trento, Confindustria Mantova, Mercitalia Logistics, A22, Consorzio ZAI e Fondazione Last.
Tutti soggetti che gravitano sullo strategico asse del Brennero e che collaborano per portare l’Italia in Europa puntando sull’infrastrutturazione del territorio e sulla valorizzazione della sua vocazione logistica.
L’interconnessione tra luoghi, infatti, è punto centrale della mobilità del futuro, sempre più innovativa e intelligente.

Uno Speedhub per crescere ancora

Il tema è stato affrontato durante la seconda giornata del Festival dell’Economia di Trento, cornice ideale – visto il focus 2018 dedicato a “Lavoro e Tecnologie” – per ricordare quanto gli attori dell’economia e della mobilità veneta stiano facendo in un’ottica di logistica smart.
«Con Speedhub aiutiamo le imprese a orientarsi nel mercato 4.0 e, valorizzando le specificità del territorio, le guidiamo nello sviluppo di strategie digital da applicare alla logistica industriale e alla supply chain, fattore che assicura vantaggi competitivi importantissimi» – spiega Michele Bauli, Presidente di Confindustria Verona.
Proprio la supply chain, infatti, è al centro del progetto Closed Loop Supply Chain avviato da Confindustria con quattro percorsi formativi dedicati alle aziende partecipanti e con il coinvolgimento delle Università di Padova e Verona. Obiettivo: realizzare una logistica più efficiente e, al tempo stesso, più sostenibile utilizzando come chiave di volta l’economia circolare per recuperare efficienza nella gestione dei resi, generando, al tempo stesso, nuove opportunità commerciali.

Coca Cola, logistica all’avanguardia

Esattamente ciò che sta cercando di fare anche uno dei più grandi player mondiali del consumo e, di conseguenza, della logistica: Coca Cola.
Lo stabilimento di Nogara, in provincia di Verona, è uno dei più importanti al mondo in termini di produzione.
«Abbiamo bisogno di infrastrutture che possano consentirci di consegnare i prodotti ai nostri clienti il più velocemente possibile e la tecnologia è assolutamente strategica» – spiega Fabio Orlandi, Logistics Operations Manager Coca Cola HBC Italia Srl.
Essa, infatti, consente all’azienda di comunicare in modo immediato con i propri clienti e di rispondere alle loro esigenze in maniera finanche predittiva. Basti pensare a ciò che accade grazie ai sistemi di “marketing gentile” di iBeacon (sistema che consente al brand di dialogare con i clienti inviando loro informazioni promozionali altamente personalizzate) o al progetto della “shelf availability” che consente a Coca Cola di sapere in tempo reale quanti e quali sono i prodotti out-of-stock.
«È impossibile, per ora, annullare le difficoltà di servizio o l’inefficienza delle infrastrutture, ma le tecnologie e le informazioni ci consentono di ridurre questi disservizi» – conferma Orlandi.





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