Amazon ha annunciato un adeguamento delle retribuzioni per il personale della sua rete logistica a partire da gennaio 2025, con una retribuzione d’ingresso di 1.827 euro lordi mensili, superiore di oltre 90 euro rispetto ai minimi contrattuali nazionali del settore logistica. L’azienda sottolinea che gli stipendi iniziali dei propri operai sono superiori dell’8% rispetto alla media del comparto, grazie a un inquadramento più elevato. Inoltre, prevede un primo aumento dopo 12 mesi di servizio e una promozione al livello successivo dopo 24 mesi.
Oltre agli stipendi, Amazon offre un pacchetto di benefit per attrarre e fidelizzare i lavoratori.
Tra questi figurano:
L’azienda afferma di voler garantire condizioni lavorative competitive e opportunità di crescita per i propri dipendenti, favorendo un ambiente di lavoro dinamico e inclusivo.
Nonostante gli impegni di Amazon, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno dichiarato lo stato di agitazione per tutto il personale di Amazon Logistica e Amazon Transport, sostenendo che l’azienda non ha adeguato le retribuzioni secondo quanto previsto dal rinnovo del Contratto Nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione.
I sindacati accusano Amazon di eludere gli incrementi salariali previsti e hanno diffidato l’azienda dal proseguire su questa linea, avvertendo che in assenza di un adeguamento saranno intraprese azioni di mobilitazione per difendere i diritti dei lavoratori.
Amazon ribadisce il proprio impegno nel mantenere un dialogo costante con i rappresentanti sindacali, sia a livello locale che nazionale, sottolineando l’importanza del coinvolgimento diretto dei dipendenti. L’azienda afferma che il confronto è parte integrante della sua cultura aziendale e che continuerà a rispettare gli accordi con le parti sociali nelle sedi designate.
Tuttavia, il braccio di ferro tra azienda e sindacati sembra destinato a protrarsi, con posizioni ancora distanti su alcuni punti chiave. Se il confronto non porterà a una sintesi, non si escluderanno scioperi e manifestazioni nei prossimi mesi, con ripercussioni sull’intera catena logistica di Amazon in Italia.
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