Tremila persone, ma in realtà molte di più.
Tremila famiglie che grazie alle industrie operanti nel settore della logistica hanno fatto fronte a una crisi che, soprattutto negli ultimi anni, ha morso – e pesantemente – i talloni degli italiani.
Quello di Castel San Giovanni, comune di 13mila abitanti nel piacentino, può essere considerato un vero e proprio modello produttivo e sociale.
Nel 2017 sono stati infatti oltre 3mila gli addetti impiegati dalla logistica di Castel San Giovanni.
Di questi, 700 erano castellani, 200 provenivano da uno dei comuni della Val Tidone e altri 700 da uno dei comuni del piacentino.
Sono i dati forniti dall’assessorato allo sviluppo economico del comune valtidonese che, con la presenza del polo logistico, ha dato sollievo rappresentando una vera e propria “zattera di salvataggio” negli anni della crisi più profonda.
La logistica non ha però portato solo lavoro a Castello ma anche alcuni importanti problemi.
Prova ne sono i continui scioperi tra lavoratori di differenti cooperative che in più di un caso hanno anche causato blocchi alla circolazione con la semi paralisi del traffico, come quello del 9 maggio scorso, da parte di un centinaio di lavoratori della logistica aderenti alla Usb, al polo logistico Leroy Merlin di Castel San Giovanni.
I manifestanti, in quell’occasione, hanno bloccato il transito dei camion e sul posto è intervenuta la polizia.