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Food e fashion: le italiane vanno all’estero
Il nuovo rapporto Confimprese prevede 270 nuove aperture quest’anno


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Food e fashion: le italiane vanno all’estero

18 Aprile 2018

Il nuovo Osservatorio Confimprese Estero ha rilevato una crescita del 20% rispetto al 2017 di aperture di punti vendita all’estero, corrispondente a 230 aperture.
Si prevedono 270 aperture quest’anno, con una decisa predominanza dei settori food e fashion
Il primo settore punta soprattutto all’Europa, con una preferenza verso la Francia, mentre il fashion guarda in particolare a Russia e Medio Oriente.

Secondo Mario Resca, Presidente di Confimprese, il food guarda alla Francia “perché è un mercato di prossimità e con un’attenzione alimentare simile alla nostra, nonché un’offerta del cibo che non è destrutturata, come nei Paesi anglosassoni”.
Per quanto riguarda il fashion, “i Paesi dell’Est europeo e del Medio Oriente sono affamati di marchi italiani che dettano legge in fatto di moda”.

Tra i maggiori esportatori del food si segnalano Cigierre, che ha in programma opening in Svizzera e Francia con i marchi Old Wild West, Wiener Haus, Pizzikotto, American Grafiti e Shi’s; poi La Piadineria, il gruppo napoletano Sebeto con i ristoranti Rossopomodoro e Mama Burger, la campana Queen’s Chips che guarda a nord Europa e Cina.

Novità anche nel bio, con EcornaturaSì che prevede aperture in Spagna, mentre Camst e CIR food puntano alla Spagna, all’Olanda.
Illycaffè si spinge fino al Medio Oriente, all’Africa, all’Asia e all’America.

Settori come quello alimentare e del fashion saranno trattati all’interno del Workshop “Logisticamente Particolari” che si svolgerà l’8 giugno a Correggio (RE):
https://www.logisticamente.it/Eventi/38/logisticamente_particolari/





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