L’Interporto di Gonfienti (Prato), insieme alla Regione, sta riflettendo sulla possibilità di far partire treni carichi di scarti tessili per smaltirli all’estero.
Il sindaco della città e l’assessore si sono incontrati in Comune con i rappresentanti delle categorie economiche per parlare di questa soluzione alla questione dei rifiuti ammassati nei piazzali delle aziende.
Le aziende del distretto tessile pratese spingono affinché questi scarti vengano considerati come materiale da recuperare, per poter riutilizzare almeno il 30% degli scarti.
L’onorevole Antonello Giacomelli ha spiegato che «abbiamo chiesto al ministero dell’Ambiente una doppia risposta.
Da un lato un decreto che una volta per tutte definisca tutte le tipologie di scarto tessile come materia prima seconda […] dall’altra la risposta ufficiale a un quesito specifico avanzato dalla Regione Toscana perché lo scarto tessile sia riconosciuto come un sottoprodotto che può essere riutilizzato anche in opifici diversi, purché questo avvenga all’interno del distretto».