C’è la firma del Ministero per lo Sviluppo Economico per la realizzazione in Toscana, nell’area dell’interporto di Livorno, di una piattaforma logistico digitale a supporto delle industrie che operano nel settore delle scienze della vita e che permetterà di ottimizzare la catena distributiva dei farmaci prodotti in Toscana, e non solo.
La Toscana è, infatti, la terza realtà farmaceutica italiana grazie alle 300 imprese attive e ai 19 grandi stabilimenti, con un valore della produzione che raggiunge i 6 miliardi di euro l’anno (il 12% del totale nazionale) e che dà lavoro a circa 11.000 addetti.
L’intesa nasce nell’ambito dell’iniziativa Toscana Pharma & Devices Valley, proposta a Regione Toscana dalla società di consulenza KPMG, e che ha visto coinvolte una trentina di imprese farmaceutiche presenti in Toscana, una parte delle quali ha poi deciso di sviluppare lo studio di fattibilità operativo e finanziario, che è alla base del protocollo firmato stamani.
Tutti insieme concorreranno alla realizzazione della terza e più innovativa piattaforma italiana, che troverà posto all’interno dell’interporto livornese “Amerigo Vespucci” nel Comune di Collesalvetti e che si aggiungerà a quelle già operative a Roma e Milano.
L’investimento è di circa 60 – 80 milioni di euro, necessari ad attrezzare un’area di 125.000 metri quadrati di superficie, la metà dei quali verranno edificati, per realizzarvi tra l’altro 21.000 metri quadrati di magazzini con ambienti a temperatura controllata, adatti allo stoccaggio dei prodotti farmaceutici, con 8 baie di carico e altrettante destinate alla spedizione delle merci e circa 6.000 metri quadrati di uffici.
Già significativa la capacità di immagazzinamento, stimata in 38.000 posti pallet iniziali, tre quarti dei quali capaci di tenere temperature tra i 15 e i 25° ed un un quarto tra i 2 e gli 8°.
Il 70% delle scorte riguarderà le materie prime e il confezionamento, il 30% i prodotti finiti, che verranno movimentati al ritmo di 52.000 pallet l’anno.
L’80% è destinato ad essere esportato e il 20% al mercato interno.