Secondo il World Economic Forum (WEF), i nuovi trend che riguardano lo sviluppo dell’Industria 4.0 e della robotica potrebbero essere responsabili del calo nella crescita dei commerci internazionali.
Questo il ragionamento: la rivoluzione digitale è destinata a toccare presto ogni segmento manifatturiero, dove l’impiego dei robot garantirà efficienza e abbassamento dei costi.
Ciò renderà superfluo spostare la produzione all’estero, in paesi dove il costo della manodopera è molto competitivo.
Ma se milioni di persone perderanno il lavoro a causa delle ridotte pratiche di offshoring, il potere d’acquisto subirà una drastica riduzione, con conseguenze tangibili sullo scambio di merci.
Altri cambiamenti radicali che produrranno un impatto sui commerci sono l’intelligenza artificiale e le nanotecnologie: nuovi materiali possono essere fabbricati in prossimità del consumatore, sostituendo materie prime che devono essere trasportate da paesi lontani.
In altre parole si verificherà un ritorno alla scala locale, un passo indietro della globalizzazione.
Lo scambio internazionale di merci continuerà a sussistere, ma anche alcuni fattori politici come le ultime elezioni negli Stati Uniti e la Brexit sono segnali di un’imminente contrazione.