Da “gigante manifatturiero” a “potenza manifatturiera”.
Così la Cina prosegue sul sentiero del progetto Made in China 2025, partito nel 2015.
L’obiettivo è portare l’industria cinese a una dimensione internazionale non più fondata principalmente sulla quantità delle merci prodotte, ma anche sulla qualità.
In tal senso vanno i principi guida di questo percorso, ovvero l’ottimizzazione della struttura dell’industria cinese, lo sviluppo di un modello industriale orientato all’innovazione e che sia al tempo stesso rispettoso dell’ambiente e la coltivazione del capitale umano.
Per raggiungere lo stadio di Industria 4.0 la Cina di propone di migliorare la qualità dei prodotti e di sviluppare marchi globali, di ristrutturare l’industria per migliorare non solo i beni prodotti ma anche l’efficienza produttiva e implementare l’offerta dei servizi.
Dopo la presentazione pubblica del piano nazionale, molte province cinesi hanno già illustrato i propri piani a livello locale per mettere in pratica i principi di Made in China 2025.
La provincia di Henan, in particolare, si è focalizzata su alcuni aspetti come i terminali intelligenti, l’industria delle telecomunicazioni e i macchinari di alto livello eco–sostenibili.
All’interno del piano nazionale, la provincia di Henan si è prefissata obiettivi propri per il 2020 e il 2025, ad esempio l’aumento da 1.350 a 3.000 miliardi di rmb in valore per le grandi imprese, in parallelo alla crescita della quota delle imprese high tech dall’8,8% al 20%.