Il mercato dei progetti 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di circa 1,7 mld di euro, di cui l’84% realizzato verso imprese italiane e il resto come export.
A questa cifra si aggiunge un indotto di circa 300 mln come componenti Industria 4.0 riguardanti progetti di innovazione digitale.
Ciò è emerso durante l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano.
Rispetto al 2015, il mercato è in crescita.
Le aspettative per il 2017 sono molto positive visto l’andamento del trimestre: ci si aspetta una crescita intorno al 30%.
In questo modo si recupera il ritardo rispetto agli altri Paesi europei ma, allo stesso tempo, si rischia di avere un eccesso della domanda rispetto alla capacità di consegna dei fornitori.
Gli incentivi del Piano sono disponibili per progetti portati a termine entro giugno 2018, anche se il termine per l’iperammortamento è stato prolungato a luglio 2018.
“Grazie al Piano Nazionale Industria 4.0 e al lavoro di divulgazione, il livello di conoscenza sul tema è in forte crescita. dichiara Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Aumenta sempre di più il numero di imprese interessate al tema e alcune di queste hanno già adottato delle soluzioni”.
Su 241 imprese solo l’8% non conosce l’argomento.
Inoltre, un quarto delle imprese approfitterà delle agevolazioni del Piano investendo oltre un milione di euro, un altro quarto meno di 500 mila euro.
Investimenti e ricerca di competenze specifiche
Quasi due terzi del mercato Industria 4.0 è legato all’Industrial Internet of Things (63%).
Le altre tecnologie su cui si investe di più sono Industrial Analytics (20%), Cloud Manufacturing (9%), Advanced Automation (8%) e Advanced Human Machine Interface (1%).
Sono state censite dall’Osservatorio oltre 800 applicazioni 4.0 distribuite nelle tre aree Smart Lifecyrcle, Smart Supply Chain e Smart Factory.
“Con una media di 3,4 applicazioni per azienda l’indagine rileva la vitalità delle imprese italiane nell’Industria 4.0 aggiunge Marigliotta ma la situazione non è omogenea: Industria 4.0 sta diventando in questa fase sperimentale un elemento di differenziazione tra le imprese”.
Con l’Industria 4.0 si va in cerca di nuove competenze per utilizzare al meglio queste applicazioni.
Tra le 100 skill tecniche necessarie individuate dall’Osservatorio la più richiesta è la capacità di “definire un piano di adozione delle tecnologie per il miglioramento dei processi produttivi” su cui solo il 46% delle aziende si sente preparato.
È importante che le aziende si dotino delle competenze mancanti ricercando nuovo personale o avviando collaborazioni.