L’e-commerce ’ in crescita, ma il negozio fisico realizza ancora il 90% delle vendite.
Per questo motivo molte aziende investono nell’online, ma al tempo stesso cercano le migliori strategie per coordinarlo con l’offline.
È il caso di Fmi (Federazione Moda Italia), che punta sul digitale ma anche sui processi fisici, così come alle iniziative orientate al cliente.
Secondo Renato Borghi, presidente di Fmi, “non dobbiamo preoccuparci solo del fenomeno Topo (Try offline & purchase online), ma occuparci anche dell’altra faccia della medaglia che ci offre internet, il Ropo (Research online & purchase offline).
Solo così potremmo affrontare un contesto in continua e rapida evoluzione.”
Nasce quindi un nuovo progetto, chiamato iNovaRetail, che consiste nello sviluppo di un virtual shop, strumenti digitali per monitorare ingressi e interazioni in negozio, sensori Rfid, touchpoint interattivi, comunicazione multimediale e omnicanalità.
Chi è associato potrà usufruire di questa serie di innovazioni, in ottica di digitalizzazione ma anche di implementazione del negozio offline.
Secondo il rapporto elaborato da Zebra, fornitore di soluzioni tecnologiche, i retailer sono sempre più concordi nell’affermare che il digitale sta diventando condizione indispensabile del retail fisico, in un’ottica ibrida, “phygital”.
Secondo i dati emersi, entro il 2021 l’80%%degli investimenti riguarderà proprio l’implementazione del negozio fisico con dispositivi e strumenti digitali, per migliorare la costumer experience.
Anche grandi nomi come Farfetch, Diesel, Pepe Jeans e Accenture si stanno muovendo in questa direzione.