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Assoporti all'attacco: vogliamo la regia.

Si evince dalla nota diffusa dall'Ansa, la strategia dell'associazione èquella di rilanciare il sistema portuale.




Trasporti Nazionali e Internazionali

Assoporti all’attacco: vogliamo la regia.

19 Luglio 2012

Sia affidata ai porti italiani la cabina di regia della logistica complessiva.
Questa la strategia, votata all’unanimita’, del nuovo presidente, Luigi Merlo, e condivisa dal nuovo vicepresidente vicario, Pasqualino Monti.

Lo ha precisato una nota diffusa da Assoporti, e riportata dall’Ansa, al termine della ratifica delle nuove cariche presidenziali: ”La nuova strategia di Assoporti punta all’affermazione della logistica come grande opportunità di sviluppo del Paese e alla assegnazione ai porti, in quanto anello fondamentale della catena logistica, di una cabina di regia e coordinamento globale.

I porti sono chiamati a passare da una dimensione urbana a una macro-regionale anche al fine di avviare su basi diverse e molto concrete un confronto con l’Associazione dei Comuni e con tutti i playmaker, istituzionali e no, della programmazione logistica”.

”Fra le priorità indicate – prosegue la nota – figura anche l’individuazione di nuovi strumenti finanziari che non possono essere certo rappresentati unicamente dalla limitata autonomia finanziaria ottenuta, ma devono essere frutto di una esplorazione di ogni forma di collaborazione e finanziamento, inclusi i project bond.

Per Assoporti è priorità assoluta incidere sulle linee guida di spending review e sulle limitazioni ‘assurde’ imposte all’operatività dei porti.

E non è certo un tabu’ ragionare sulla natura giuridica dell’ Autorità Portuale “se ciò può dare finalmente stabilità al comparto”.

”Per Assoporti è venuto il momento di rilanciare il cluster marittimo e logistico ipotizzando anche la realizzazione di un grande forum corale che una volta l’anno ne riunisca tutti i protagonisti e li spinga a compiere decisioni strategiche confrontandosi con tutto il governo.

Fra le innovazioni, in vista la costituzione di un sistema informatico portuale nazionale e la riapertura di un confronto sulla tutela del lavoro portuale”.





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