Il mondo della logistica è stato in prima linea fin dal primo giorno nella lotta al covid 19.
Nei duri mesi del lockdown della scorsa primavera i lavoratori della logistica hanno lavorato instancabilmente per garantire al Paese di continuare ad avere rifornimenti alimentari e sanitari.
Il settore della logistica non si è mai arreso superando tutte le difficoltà che ha creato la pandemia.
Gli addetti dei porti, quelli nelle cargo city degli aeroporti, i lavoratori sui treni merci e sulle piattaforme logistiche, i magazzinieri, e gli autisti di automezzi e furgoni consapevoli del loro ruolo nel sistema Paese non si sono mai arresi alla pandemia ma hanno continuato ad impegnarsi per continuare a soddisfare le esigenze primarie del Sistema Paese.
Con queste motivazioni Guido Nicolini, presidente di Confetra, ha scritto al governo per chiedere di far rientrare da subito i lavoratori del settore della logistica nel Piano Vaccini.
I lavoratori della logistica sono tra i più esposti ma non rientrano nel piano di vaccinazione prioritaria.
Prosegue il presidente di Confetra sottolineando che le imprese della logistica non si sono mai fermate anche se avrebbe potuto usufruire degli ammortizzatori sociali e sospendere, momentaneamente, le attività dato i cali dei volumi movimentati e del fatturato.
Data la complessità della situazione sanitaria con il suo appello Guido Nicolini, presidente di Confetra chiede al premier Giuseppe Conte, al ministro della Sanità Roberto Speranza e alla ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli di ripensare al piano di vaccinazione per far rientrare i lavoratori della logistica tra i primi ad essere vaccinati.