A dirlo è la ricerca condotta da UPS, secondo cui i negozi europei ed italiani devono rinnovarsi in 3 aree della logistica per essere competitivi a livello internazionale e soddisfare i bisogni dei consumatori digitali.
Lo studio “UPS Pulse of the Omni-channel Retailer“, infatti, rivela come il settore Retail stia assumendo grazie all’e-commerce una dimensione sempre più globale, motivo per cui necessita di mantenere o accrescere l’innovazione per conservare la propria quota di mercato, soprattutto a livello internazionale dove i leader sono player che effettuano vendite cross border.
Il punto focale della ricerca è che i retailer devono adattare le proprie supply chain in relazione ai cosiddetti ‘flex shopper’, ovvero gli acquirenti flessibili che acquistano online e non solo tramite i canali di vendita tradizionali, e che ricorrono ai social network per confrontare le offerte, in base alle quali poi sceglieranno cosa e come acquistare.
Per tali motivi i retailer devono rinnovarsi principalmente in 3 ambiti:
L’afflusso dei clienti nei negozi fisici diminuisce progressivamente a fronte dell’aumento dell’e-commerce, pertanto i retailer italiani hanno bisogno di superare il tradizionale concetto di negozio retail, ed utilizzarlo invece come parte del network di gestione scorte e distribuzione.
Per ciò che riguarda l’esaurimento dei prodotti, è necessario per i retailer italiani trasformare in vendita queste situazioni di crisi.
Lo studio condotto sull’omni-canale ha infatti evidenziato che le aziende online sono molto più reattive e preparate da questo punto di vista.
Il 68% dei retailer online offre infatti il tracking del prodotto e la consegna diretta al cliente quando il prodotto diventa disponibile.
Di contro, quasi la metà dei negozi fisici si limita a consigliare al cliente di attendere, senza proporre una valida alternativa.
In merito poi alla gestione dei resi, si sa che questo è un fattore chiave per il successo in ambito retail, anche per quanto riguarda l’e-commerce.
I retailer che hanno partecipato allo studio hanno dichiarato che le principali sfide in quest’area sono dettate dalla gestione dei beni difettosi e dall’esecuzione dei controlli di qualità.
La ricerca evidenzia inoltre la necessità per i retailer di affidarsi a fornitori terzi di servizi logistici per lo svolgimento di queste attività e più della metà ha dichiarato di farlo per una questione di efficientamento dei costi.