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Amazon: l’automazione del magazzino
Come l’acquisto dei robot Kiva ha cambiato il lavoro dei magazzini del colosso statunitense


Sistemi di Magazzino

Amazon: l’automazione del magazzino

4 Agosto 2016

Cosa fa di un magazzino di Amazon un’attività continua e dinamica? La robotica.
Una parola che apre un mondo di soluzioni, quelle stesse che hanno spinto Jeff Bezos, il 52enne CEO della società, ad acquistare nel 2012 i robot di Kiva – che riforniva aziende in tutto il mondo – per la somma di 775 milioni di dollari.

L’acquisizione dei robot Kiva da parte di Amazon è costata molto ai gestori di magazzini e rivenditori poiché la fine dei loro contratti non ha conciso con il rinnovo di questi e tantomeno c’erano altri prodotti equivalenti da prendere in considerazione.

Partendo dal presupposto che ad oggi Amazon resta l’unica ad usufruire di questa tecnologia su larga scala, a distanza di anni un gruppo di startup ha cominciato a lavorare su progetti simili, come ad esempio robot che recuperano oggetti dagli scaffali o altri che si spostano velocemente con i loro touchscreen.
Tutto ciò ha l’obiettivo di mettere l’automazione al primo posto, con il vantaggio di ottimizzare i costi e far arrivare il prodotto a casa dei clienti il più in fretta possibile.

Come riportato da ‘Il Post’, secondo Dave Clark – vice presidente responsabile per le operazioni globali e servizio clienti di Amazon – l’arrivo dei robot ha ridotto di circa il 20 per cento le spese operative della società.
Stando a un’analisi di Deutsche Bank, i robot fanno risparmiare ad Amazon 22 milioni di dollari in costi di logistica.
Secondo questi numeri, chi produrrà robot avrà sicuramente un grande mercato dinanzi a sé.
Le società che si occupano di logistica e gestiscono da sole i propri magazzini hanno iniziato a progettare sistemi di automazione, comprendendo i vantaggi del riempire il vuoto lasciato da Bezos.

Tra questi Bruce Welty, cofondatore e presidente di Locus Robotics (società staccatasi da Quiet Logistic), che ha sviluppato robot pensati per collaborare con gli esseri umani.
I robot più che sostituire, infatti, dovrebbero lavorare in armonia con l’uomo; in questo modo le persone non si stancherebbero eccessivamente nel lavorare in magazzino.
Amazon sembra averlo capito.

Insieme ai Kiva, Amazon sta lavorando anche sui droni.
Ora la nuova divisione della società, Amazon Robotics sta cercando un capo che possa contribuire a sviluppare una piattaforma robotica, stando a quanto riportato nell’offerta di lavoro pubblicata su Linkedin.





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