E’ una startup della Silicon Valley ad usare per la prima volta i droni per fornire medicine e sangue per i pazienti in Ruanda.
La società, Zipline International, ha annunciato che inizierà a volare con i suoi droni in Ruanda nel mese di luglio, in una collaborazione con il governo locale.
I veicoli autonomi senza pilota potranno trasportare rifornimenti agli ospedali ed ai centri di salute all’interno della piccola nazione dell’Africa orientale, creando quello che Zipline descrive come il primo sistema di consegna con i droni al mondo ad operare su scala nazionale.
La flotta, che sarà composta da 15 velivoli, ciascuno dei quali dotato di motori elettrici gemellati e un’apertura alare di quasi 2.5 metri, sarà in grado di effettuare fra le 50 e le 150 spedizioni al giorno.
I velivoli senza equipaggio ricorreranno a un sistema di navigazione GPS e lanceranno le scorte prima di rientrare alla base.
Il Ruanda è uno dei Paesi più poveri del mondo, ed i tassi di mortalità infantile rimangono molto elevati.
Le morti da HIV, da tubercolosi e da malaria sono crollate negli ultimi dieci anni perché il governo ha investito molto nel sistema sanitario, anche se la consegna di farmaci e di forniture mediche pone ancora grosse problematiche.
“Il progetto visionario in Ruanda ha il potenziale per rivoluzionare la salute pubblica, e il suo potenziale salvavita è vasto”, ha commentato Margaret Chan, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.