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Mobile Payment & Commerce: opportunità e tendenze.
I dati dell'Osservatorio del Politecnico di Milano, le novità per la moneta digitale e i casi Amazon e Yoox.


Servizi e accessori per il trasporto

Mobile Payment & Commerce: opportunità e tendenze.

11 Marzo 2016

Premessa
“Nel 2015 gli italiani non si sono disfatti del contante come sistema di pagamento: è ancora saldamente superiore al 50% del totale del transato.
Tuttavia, il ricorso a forme di acquisto diverse da quelle tradizionali sta diventando il motore del cambiamento dell’esperienza di pagamento degli italiani”.

Così Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce, ha spiegato quella che, dati alla mano, si sta profilando come una vera e propria tendenza di acquisto destinata a rivoluzionare il concetto già innovativo di eCommerce.
Qual è lo stato di salute di questo tipo di pagamenti in Italia?
Quali grandi attori del commercio online stanno cogliendo queste opportunità?
E quali novità esistono sul fronte normativo comunitario?

Valori e previsioni di crescita
Le stime sul 2015 vedono i pagamenti via carta di credito raggiungere quota 164 miliardi di euro, ovvero una crescita del 5,6%, sostenuta in particolare dai New Digital Payment, che tra eCommerce, ePayment, Mobile Payment & Commerce a distanza e in prossimità, Mobile POS e Contactless Payment, raggiungono i 21 miliardi di euro con una crescita del 22% rispetto al 2014.
Sono alcune delle evidenze emerse dalla nuova edizione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasione dell’evento Engage your Customers.

“L’apporto decisivo – spiega Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce – viene proprio, per l’81%, dall’acquisto di beni e servizi e dai pagamenti da PC e tablet, e per il 13% da acquisti e pagamenti via Smartphone, che registrano un balzo in avanti del 48% (2,8 miliardi di euro nel 2015)”.
Questa componente, spiegano dall’Osservatorio, è trainata soprattutto dalla crescita del 71% dell’acquisto di beni e servizi via Mobile: il Mobile (Remote) Commerce di beni e servizi ha sorpassato gli 1,7 miliardi di euro di transato, pari a circa il 10% dell’eCommerce, e grazie all’ingresso di nuovi esercenti e alla semplificazione della fase di pagamento garantita dai Mobile Wallet, raggiungerà tra i 4,2 e i 4,8 miliardi di euro nel 2018.

Per quanto riguarda le modalità di pagamento nei negozi, il transato dei Contactless payment e Mobile POS, ovvero il pagamento mediante carta o telefono contactless, si attesta rispettivamente sui 700 e 500 milioni di euro.
Le carte contactless passano da 12 a 20 milioni, mentre i POS abilitati sono 500.000, il 100% in più rispetto al 2014.
“Tuttavia – spiega l’Osservatorio – solo 1 transazione su 85 (quasi 30 milioni nel 2015, più che triplicate rispetto al 2014) e 1 euro su 200 (circa 700 milioni di euro nel 2015, erano 200 milioni di euro nel 2014) sono transati con questa modalità.

La scelta di alcuni importanti esercenti di ‘forzare’ il pagamento in modalità contactless per tutte le carte che adottano anche questa tecnologia può portare i pagamenti contactless nel 2018 (a quasi 9 anni dal lancio in Italia) a valere tra i 6 e gli 8 miliardi di euro.
A questo si somma il Mobile Proximity Payment, che vedrà importanti lanci nel corso del 2016 e 2017 e una rapidissima crescita e diffusione raggiungendo in meno di tre anni dal lancio un intervallo tra i 2,6-4,5 miliardi di euro di transato”.

Come colmare il divario italiano
Nonostante un’ottima base infrastrutturale per l’accettazione di pagamenti digitali e una buona diffusione di carte di pagamento tra la popolazione, in linea o superiore ai Paesi europei più sviluppati, i dati di effettivo utilizzo collocano l’Italia agli ultimi posti in Europa.
“Per colmare il ritardo nella diffusione dei pagamenti digitali in Italia rispetto alla media europea –
spiega Valeria Portale – è a nostro avviso necessario muoversi in due direzioni: consolidare l’offerta di servizi innovativi che facciano davvero leva sull’attrattività del Mobile, e mettere in atto un piano di incentivi promosso dal soggetto pubblico”. 

L’Osservatorio ha stimato come in Italia la gestione del contante costi al Paese circa 9,5 miliardi di euro, ai quali bisogna aggiungere il gettito perso per l’erario, pari a circa 27 miliardi di euro ogni anno, che deriva dalla fascia di economia sommersa legata all’utilizzo di contante, perché non tracciabile.
“Detrazioni fiscali e lotterie legate ad acquisti fatti con carta – afferma Giovanni Miragliotta, Senior Advisor dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce – potrebbero già nel brevissimo termine contribuire ad avvicinare l’Italia alla media europea, sia in termini di utilizzo del pagamento elettronico sia di peso dell’economia sommersa”.

Secondo l’Osservatorio, l’azione di incentivazione potrebbe quindi autosostenersi, e questo incentivo porterebbe una crescita dei pagamenti digitali del valore di 20 miliardi di euro all’anno, facendo superare i 210 miliardi di euro di transato al 2018, facendo avvicinare l’Italia all’Europa in termini di valore del transato pro capite con carta.
Il mondo dell’offerta potrebbe invece lavorare su soluzioni attraenti per “ingaggiare” i propri clienti, sia consumatori sia esercenti, puntando sul fatto che il Mobile, strumento sempre in tasca e interattivo, può avere un ruolo determinante nella diffusione dei pagamenti digitali.

I casi Amazon e Yoox
Il colosso eCommerce Amazon è entrato nel settore della vendita di frutta e verdura tramite una semplice Applicazione, che permette di gestire gli ordini per le consegne effettuate 7 giorni su 7 dalle 8.00 alle 24.00 a Milano e in 34 comuni dell’hinterland.
“I clienti Amazon Prime Now – ha spiegato l’azienda, come riportato anche sul quotidiano Il Sole 24 Ore – potranno usufruire a qualsiasi ora della giornata di frutta e verdura freschi consegnati al piano, dicendo così addio alla fatica di sollevare pesanti buste della spesa.
Mele, banane, pomodori e zucchine, solo per citarne alcuni, verranno consegnati in ufficio, per una salutare pausa pranzo o a casa, per osservare una dieta equilibrata”.

I clienti Prime pagano 19,99 euro annuali per l’abbonamento, e per ordini superiori a 19 euro possono vedersi recapitare la consegna in due ore di tempo.
Il tempo di consegna si riduce a un’ora con un sovrapprezzo di 6,90 euro.
Per il settore non food, basta guardare alle recenti dichiarazioni di Federico Marchetti, Ceo di Yoox Net-A-Porter Group (riportate sul Corriere della Sera): “Nel 2006 ho puntato sulla telefonia mobile quando ancora non c’era l’iPhone e il direttore marketing diceva ‘non venderete mai vestiti dal telefonino’ – spiega Marchetti – Ora gli smartphone fanno per noi il 60% del traffico e il 40% del business, e per il prossimo piano quinquennale che lanceremo a luglio l’obiettivo è il 99%, per dare un segnale.
Io già adesso il desktop non lo uso più, il futuro dell’eCommerce almeno per noi è mobile.
Penso che diventeremo una ‘mobile-only company’ prima di quel che si crede”.

La direttiva Psd2 per la moneta digitale
L’ultima di una serie di leggi adottate recentemente dall’UE, la Psd2 per il regolamento dei pagamenti, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 23 dicembre scorso e prevede l’adozione di queste disposizioni da parte dei Paesi membri nell’arco di due anni (il 13 gennaio 2018).
L’obiettivo della legge è quello di fornire servizi di pagamento moderni, efficienti e a basso costo, e di migliorare la sicurezza per i consumatori e le imprese europee.
Con l’adozione della Psd2, infatti, entrano in vigore nuove regole per promuovere lo sviluppo e l’utilizzo di pagamenti online e mobile innovativi.

La direttiva prevede:

  • introduzione di rigorosi requisiti di sicurezza per l’avvio e l’elaborazione dei pagamenti elettronici e la protezione dei dati finanziari dei consumatori;
  • apertura del mercato dei pagamenti dell’UE per le aziende che offrono servizi di pagamento per il consumatore o in ottica business basati sull’accesso alle informazioni relative all’account di pagamento (i cosiddetti “payment initiation services providers” e “account information services providers”);
  • rafforzamento dei diritti dei consumatori in numerosi settori, tra cui la riduzione della responsabilità da parte dei consumatori per i pagamenti non autorizzati, l’introduzione di un incondizionato diritto di rimborso per gli addebiti diretti in euro;
  • divieto di sovrattasse (gli oneri aggiuntivi per il diritto di pagare, come ad esempio attraverso una scheda) se lo strumento di pagamento è utilizzato in negozi o online.





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