Il Parlamento Europeo ha proposto una ulteriore ipotesi di riduzione di emissioni di anidride carbonica entro la fine del 2016.
L’associazione degli armatori europei ECSA ha respinto la proposta del Parlamento sottolineando quanto la richiesta sia irrealistica.
In vista della Conferenza mondiale sul clima COP21 che si svolgerà a Parigi tra il 30 novembre e l’11 dicembre, dove si dovrà raggiungere un accordo tra gli Stati membri per una riduzione del 40% delle emissioni di gas entro il 2030, il Parlamento ha ribadito che i settori del trasporto aereo e marittimo devono limitare le loro emissioni entro nel 201.
Il tutto punta a evitare entro il 2100 che il riscaldamento globale superi i due gradi centigradi, per non ingenerare l’aumento di inondazioni, siccità e scioglimento dei ghiacci.
Per il Parlamento il trasporto è il secondo settore per quantità di emissione di gas serra, e l’ECSA (European Comminity Shipowners’ Associations), pur riconoscendo l’importanza dei provvedimenti globali, rimane preoccupata per la data di scadenza stabilita.
Ribadisce inoltre che il percorso concordato inizialmente era di iniziare nel 2018 con un accurato panorama dato dalla raccolta dati sulle emissioni di CO2.