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Come risolvere il problema della movimentazione materiali a basse temperature.
Chiltern Cold Storage e i carrelli Yale®.


Sistemi di Magazzino

Come risolvere il problema della movimentazione materiali a basse temperature.

24 Settembre 2015

Premessa

Una flotta di soltanto quattro carrelli elevatori, funzionanti a temperature fino a – 23 °C: è tutto ciò che serve per sostenere il veloce ritmo delle attività di movimentazione nella cella frigo con 3.300 posizioni pallet di Chiltern Cold Storage, a Bourne, Lincolnshire.

L’azienda logistica di Bourne, uno dei quattro centri per lo stoccaggio di materiali a temperatura controllata, è stata inaugurata tre anni fa ed effettua lo stoccaggio di prodotti alimentari, compreso pesce e pollame, destinati a ristoranti, pub e altri punti di vendita di generi alimentari.

Tutte le necessità dell’azienda sono state soddisfatte con una flotta di due carrelli retrattili MR14 per celle frigo supportati da due transpallet elettrici MP20X Yale®, forniti da JST Forklifts, concessionario di Chelveston, nel Northants.
Nell’azienda di Bourne, con corridoi di stivaggio di tre metri di larghezza, i due carrelli MR14 vengono impiegati prevalentemente per operazioni di deposito e prelievo di pallet pieni, generalmente di 800 kg e di altezza fino a 1,8 metri, ad altezze fino a 6,2 metri.

 

Qualità di costruzione

John Davidson, Direttore operativo di Chiltern Cold Storage, ha optato per i carrelli Yale dopo una visita nello stabilimento di produzione di 35.000 metri quadrati a Masate, in provincia di Milano, dove è stato colpito dall’elevata qualità della produzione e dei processi di collaudo.

“La qualità di costruzione è stata il fattore decisivo per la mia scelta.
Sono carrelli di costruzione molto robusta – ha dichiarato – Ho anche visto che nell’azienda vengono effettuati processi di collaudo particolarmente severi, come i test con bande rumorose, veramente molto intensi!
Sono anche stato in stabilimenti di produzione di altre aziende, ma non ho mai visto qualcosa del genere.”

È rimasto anche colpito dalla protezione contro l’umidità dei carrelli, ovviamente un elemento essenziale se si considera la condensa che si forma quando questi veicoli devono spostarsi ripetutamente in zone con diverse temperature.
“Il problema principale per i carrelli retrattili che devono ripetutamente entrare ed uscire da celle frigo è la condensa, che spesso provoca problemi all’impianto elettrico”, ha commentato.

 

Operazioni supplementari

Poiché gli operatori lavorano in una cella frigo solo per un arco di tempo massimo di 50 minuti per volta, Chiltern Cold Storage non ha dovuto optare per le cabine chiuse, di cui sono normalmente dotati i nuovi carrelli MR per celle frigo: in questo modo i carrelli possono essere utilizzati per ulteriori operazioni e anche per la movimentazione di pallet pieni.

Come spiega Davidson: “I nostri operatori apprezzano molto la comoda posizione di guida offerta dal nuovo vano operatore degli ultimi modelli MR, oltre che la visibilità attraverso il montante – ha aggiunto – E grazie alla notevole esperienza di guida degli operatori dell’azienda logistica di Bourne e agli ampi corridoi di stivaggio presenti nel centro, i carrelli possono funzionare a piena velocità di marcia e di sollevamento, senza alcuna limitazione, consentendo pertanto di ridurre i tempi ciclo”.

Assistenza e supporto

“Ovviamente Chiltern Cold Storage non doveva essere soddisfatta solo dei carrelli di per sé: in un ambiente così difficile come quello di una cella frigo, era anche essenziale fornire il pacchetto iniziale giusto e un buon servizio di assistenza e supporto”, ha affermato Davidson.
“Il concessionario inglese Yale JST Forklifts è stato certamente l’asso nella manica: ci ha fornito la flotta con un contratto di noleggio di poco meno di cinque anni, in modo da non superare la durata residua del contratto d’affitto dell’edificio, assieme a un pacchetto di manutenzione completo; ci ha offerto un tempo di intervento sul posto garantito di quattro ore in caso di richiesta imprevista; e ha anche garantito un’eccezionale percentuale di soluzione dei problemi al primo intervento superiore al 95%”, ha dichiarato.

Davidson crede di avere trovato il giusto equilibrio fra la qualità dei carrelli e la qualità del servizio di assistenza nel centro logistico di Bourne, e aggiunge che ora sta valutando di prendere altri carrelli Yale da JST per altri centri logistici di Chiltern Cold Storage.

Per maggiori informazioni sulla vasta gamma di attrezzature per la movimentazione di materiali di Yale, o per trovare il concessionario più vicino, visita il sito www.yale.com.

 





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