Durante l’assemblea annuale della Confitarma del 18 giugno, il presidente Emanuele Grimaldi ha tracciato un quadro positivo del settore.
A fronte di una riduzione della flotta italiana dell’8% rilevata nel 2014, nei primi mesi del 2015 gli armatori hanno ricevuto navi per complessivi 300mila gt.
Così, la flotta italiana resta 2° nell’Unione Europea e 4° al mondo tra le flotte di bandiera a controllo nazionale.
Poiché, come confermato da Confitarma, l’emigrazione delle navi con bandiera italiana è stata contenuta dall’attività del Registro Internazionale, “è fondamentale che non vengano in alcun modo modificati i pilastri su cui poggia la competitività della flotta italiana”, precisa Grimaldi.
La sfida sta nell’avere una tecnologia sempre più avanzata, per risparmiare sui costi del combustibile fino al 15%, riducendo le emissioni di zolfo nell’atmosfera.
Sulla questione dei migranti, il presidente ha sottolineato che l’armamento italiano è in prima linea nei salvataggi in mare: nel 2014 i mercantili italiani hanno contribuito al salvataggio di 42mila persone, sul totale delle 170mila salvate in mare durante l’anno.