Saranno 14mila gli addetti alla sicurezza e alla logistica di Expo, in campo da domani.
Al mattino, a partire dalle ore 10, ci saranno 5mila addetti, di cui mille alle dipendenze dirette della società Expo: esperti di eventi, marketing, comunicazione e organizzazione degli arrivi.
Altri 4mila saranno composti da 750 vigilantes privati (impiegati prevalentemente di giorno e, in misura minore, di notte) e da personale direttamente impegnato nei padiglioni stranieri, selezionati da Manpower.
Poi si passa alla fase notturna: dalle ore 23 escono i lavoratori diurni ed entrano altre 9mila persone, impegnate in appalti diretti dalla società Expo.
Un quarto di loro sarà impegnato nella manutenzione, un quarto nelle pulizie, un quarto nella gestione dei rifiuti e un quarto nel rifornimento del sito espositivo.
È convocato per oggi un incontro dove verrà ribadito l’impegno di tutti al massimo rispetto della regolarità dei rapporti di lavoro, anche e soprattutto relativamente alla contrattazione collettiva applicata, affinché le garanzie date dal sistema delle agenzie per il lavoro sia il più esteso possibile.
Per quanto riguarda la sicurezza, oltre ai 750 vigilantes delle società private, arriverà a Milano un migliaio di uomini dell’Esercito (500 alloggeranno da domani nel “campo base” di Expo, dove gli appartamenti sono stati lasciati liberi dagli operai).
Seicento soldati lavoreranno solo la notte, considerato il momento più delicato. La metropolitana verrà presidiata fino alla fine del servizio, all’una di notte.
Ci saranno ai varchi del sito espositivo 200 tornelli, con 102 macchine radiogene e 408 metal detector.