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Tutto quello che c’è da sapere sui depositi Iva.
Una nuova circolare-guida dell'Agenzia delle Entrate.


Consulenza e Formazione

Tutto quello che c’è da sapere sui depositi Iva.

25 Marzo 2015

Dai beni depositabili alle operazioni agevolate, dalle modalità d’ingresso ed estrazione dei beni dal deposito IVA – anche nel caso di commercializzazione nel nostro Paese – al calcolo dell’imponibile “sensibile” ai cali merce.

Nella circolare n. 12/E del 24 marzo 2015 l’Agenzia delle Entrate fa il punto sulle regole applicabili ai depositi IVA, alla luce delle connessioni con i depositi doganali e della sentenza della Corte di giustizia UE del 17 luglio 2014, causa C-272/13.

Secondo la Corte l’obbligo di introduzione fisica della merce importata nel deposito IVA può essere previsto dalla normativa nazionale IVA, in quanto costituisce atto idoneo a garantire la riscossione dell’imposta.

Per quanto riguarda le sanzioni – secondo la Corte – in assenza di frode, la violazione dell’obbligo di introduzione fisica dei beni nel deposito IVA e il pagamento dell’imposta attraverso il reverse charge all’atto dell’estrazione rilevano un’infrazione formale, che si esplica in un tardivo versamento dell’IVA.

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